Paul Cézanne
Portrait de Paul Cézanne
Esiste una nitida fotografia in bianco e nero che ritrae in maniera splendida la natura, la fisionomia, il carattere burlone di Paul Cézanne. A dir la verità assume una posa un poco straordinaria. Perchè era un essere abbastanza allegro, burbero, schivo, e quindi avrà ritenuto opportuno divertirsi un attimo davanti ad un semplice rudimentale apparecchio fotografico di quel periodo. Dall'aspetto di probabile aveva all'incirca trentacinque anni. E' lì dritto in piedi, le gambe un poco divaricate, tiene un robusto bastone dove si appoggia in modo sbrigativo e usa per poter fare questo l'avambraccio destro, porta a tracolla quei pochi ed indispensabili strumenti del proprio lavoro che ha sistemato alla buona e momentaneamente sulla schiena : in pratica è già pronto per andare a dipingere i suoi motivi. Nella fotografia il marito della signora Hortense Fiquet indossa dei calzoni scuri e larghi, una giacchetta lunga e piuttosto chiara, in testa ha messo con disinvoltura un semplice usuale cappello, dalle fattezze che ha tale copricapo senz'altro era di paglia. Alla fine è l'aspetto, l'aria che assume che lo distingue notevolmente. Infatti tiene una barba assai lunga, nera, alquanto folta, e lo sguardo pressochè distante in quel momento. Questo sommato in seguito al resto della fisionomia del viso si ottiene di conseguenza un risultato leggermente buffo e straordinario. Si nota benissimo che possiede un fare selvatico. Sembra quasi più un muratore che un artista. Trasmette qualcosa relativo appunto a certe maniere un poco brusche e allegre. E quindi di certo aveva una volontà aspra e forte. Non volevo in passato scrivere qualcosa a riguardo del pittore nato e vissuto ad Aix - en - Provence perchè mi sembrava una situazione che non mi apparteneva. Non condividevo del tutto quel suo credo artistico di " ridurre nell'opera la natura a cilindri, sfere, coni " . Ad usare un metodo del genere nell'opera si arriva ad una situazione fin troppo originale, piuttosto fredda legata appunto ad una conseguenza geometrica. E' molto probabile che arrivato ad una certa età, Paul Cézanne non del tutto soddisfatto dei criteri impressionisti abbia trovato appunto qualcosa che s'addiceva maggiormente alla propria natura. E così ha amalgamato la sua predisposizione innata al dipingere con un altra concezione che avvertiva meglio, quella di usare una certa geometria all'oocorrenza. Quella particolare atmosfera che esiste nel quadro come al solito non terminato " Casa e fattoria del Jas de Bouffan " mi rammenta parecchio alcuni luoghi della mia infanzia. A quei tempi là nel piccolo paese dove appunto sono nato esisteva infatti un abitazione abbastanza simile al vasto edificio disegnato e pitturato dal grande artista francese. E' un palazzo alto e ampio con numerose finestre e molto sommariamente questo trasmette qualcosa di semplice, elementare. Del resto è una libera interpretazione. La singolare e suggestiva casa sulla sinistra è molto bella, ha appunto quel tanto che basta per essere più originale e vera, mi soddisfa tantissimo anche perchè la facciata ha un colore particolare, caldo molto estivo afoso, un giallo primitivo e intenso che rammenta alcune tonalità di arancio chiaro, e il tetto è assai allegro e mi piace : si presenta con un tipo di rosso abbastanza acceso e pare realizzato da un ragazzo che ha una gran voglia di divertirsi. Alla fine sotto un cielo alquanto afoso, sulla destra al di là d'un muretto violaceo compaiono le altre cinque o sei abitazioni raggruppate queste in modo da formare quasi una situazione a parte, e sono appunto più basse e strette, meno monumentali insomma, tipicamente monocromatiche, gialle e cubiche, nello stile solito del pittore provenzale. Gabriele Donelli
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