Dal romanzo di Gabriele Donelli " Solitudine "
Solitudine
Grattò adagio più volte la bella folta barba e innanzi a tanta sorpresa avvertì che un pò chissà non gli andava però alla fin dei conti era molto contento. Quando in fretta lo raggiunse e gli era appresso non riuscì a trattenere un bellissimo particolare sorriso pieno di sottintesi. A dire la verità quella soddisfazione enorme che avvertiva si leggeva del resto assai bene nel volto meraviglioso di lei. - E adesso ? - chiese Vladimiro in maniera un pò brusca, e con una felice serenità d'animo. Lei arrossì subito così abbastanza lieve e guardò con aria pressochè innocente quei dolcissimi occhi marroni e scrutò quasi senza volerlo la fattezza delle labbra dell'uomo che stava lì ad osservarla soddisfatto fino ad avvertire poi la sua mano pesante depositarsi con notevole calore sulla spalla sinistra. Attraversarono adagio e senza neanche parlare il resto del vecchio ponte sul grigio e maestoso fiume. In seguito il lungo viale fiancheggiato ai lati da grossi e stupendi platani, una parte esigua del centro storico sulla destra, per finire in un singolare caseggiato abbastanza caratteristico situato nelle vicinanze della periferia di codesta graziosa città. Fotografia Gabriele Donelli Attori Gabriele Donelli Luana Ghidotti Sceneggiatura e regia Gabriele Donelli
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