AMICI D’ARTE
Opere di Ugo Borgese, Carmine Cecola e Goffredo Godi a Sant'Antonio dei Portoghesi
INAUGURAZIONE venerdì 11 novembre 2016, alle ore 18.30
Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma
Via dei Portoghesi, 6.
La mostra rimarrà aperta fino al 27 novembre 2016,
da mercoledì a domenica, dalle 17.00 alle 20.00.
La mostra intende ripercorrere il sodalizio umano e creativo di tre artisti legati da un comune sentimento di amicizia e da profonde affinità di visione: Ugo Borgese, Carmine Cecola e Goffredo Godi.
I tre autori (pittori Borgese e Godi e scultore Cecola), infatti, sono stati molto amici durante la loro vita e sono stati tutti attivi con qualità e consapevolezza sul versante figurativo delle arti visive, mantenendo un saldo legame con la tradizione, rinnovato però attraverso soluzioni personali e innovative, modellando e dipingendo a diretto confronto con le infinite suggestioni della realtà.
La mostra vuole mettere così in evidenza la comunanza di intenti che ha fatto nascere il costante e intenso rapporto dei tre artisti con il paesaggio, con la natura e con il corpo umano, la loro ricerca solitaria ma condivisa di un nuovo modo di dare forma e presenza iconica alla propria rappresentazione del mondo.
In questo senso, i tre amici hanno trovato un riferimento costante nella propria idea rigorosa dell’opera, un campo dove il colore e la forma, lo spazio e la luce si trasformano costantemente grazie a un’applicazione costante in cui la creazione è frutto di una serietà silenziosa e di una maestria antica.
La mostra presenta quindi un’ampia selezione di opere dei tre artisti in un dialogo vitale e fecondo tra le opere a parete e quelle tridimensionali; una sezione di lavori su carta mostra invece il comune impegno dei tre autori nel campo del disegno visto non solo come momento di studio e di riflessione, ma anche come campo espressivo autonomo dove la linea, il chiaroscuro e il colore si declinano in modi paralleli rispetto alla pittura e alla scultura.
In occasione della mostra è stampato un catalogo a colori che riproduce le opere esposte accompagnate da un saggio critico del curatore, Lorenzo Canova, professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università del Molise, e dalle note biografiche dei tre artisti.
Ugo Borgese
Polistena (RC) 1931 – Roma 1984
Ha iniziato a dipingere all’età di 13 anni sotto la guida del pittore Antonio Cannata. A 14 anni è partito per Roma dove si è iscritto all’Accademia di Belle Arti, nella cattedra tenuta da Amerigo Bartoli, dove dopo il diploma ha iniziato a insegnare come assistente di anatomia con il professor Barreca, per poi diventare titolare di cattedra dopo pochi anni. Nel 1966 ha iniziato ad insegnare Figura Disegnata in vari licei artistici, fino ad arrivare a quello di via Ripetta dove è rimasto fino alla morte.
Parallelamente all’attività didattica, ancora studente, ha realizzato fra l’altro l’abside della Chiesa Matrice di Polistena. Durante la propria carriera artistica, ha esposto in numerose gallerie pubbliche e private, fra le quali Palazzo Barberini (Mostra delle Forze Armate), dove la sua opera “Il guado” ha vinto la medaglia d’oro, Castello di Murcia (I Mostra di Pittura “Valle Murcia”), XV Mostra Nazionale d’Arte Sacra a Perugia, Quadriennale Nazionale d’Arte di Perugia, Concorso Nazionale di Pittura Premio Ramazzotti, nel quale è risultato vincitore del I premio, e molte altre. Sue opere si trovano inoltre in collezioni pubbliche e private di Roma, Napoli, Torino, Pinerolo, Reggio Emilia, Messina, Palermo, Milano, Catania, Reggio Calabria, Parigi, Londra, Guadalajara (Messico), New York, Boston. E’ stato nominato socio dell’Accademia Tiberina di Roma.
I suoi lavori, con il tempo, si sono sempre più essenzializzati, esprimendo con pochi tratti e pennellate il concetto che lui aveva dell’opera pittorica. Proseguendo la sua ricerca, iniziò poi ad usare tempere “a barattolo” con grandi pennellate ed, usando colori ad olio, arrivando addirittura a spremere il colore direttamente sul compensato, togliendolo poi con una spatola, ottenendo risultati di assoluta sinteticità
Nel 1978, espone assieme ai pittori Carmine Cecola, Goffredo Godi e Gennaro Cuocolo presso la Galleria “Il Canovaccio” di Roma.
Carmine Cecola
Monteroduni (IS) 1923 – Roma 2001
Carmine Cecola ha studiato all’Istituto d’Arte (sezione scultura) e all’Accademia di Belle Arti di Napoli (sezione scultura), allievo di Alessandro Monteleone e di Giovanni Amoroso, al quale fu legato da una lunga e profonda amicizia. Vincitore della borsa di studio negli aa. 1947-48, 1948-49, 1949-1950. Ha ottenuto il Premio Scultura alla Mostra dell’Accademia nell’anno 1949-’50 ed è stato assistente alla Cattedra di Scultura del suo Maestro Monteleone. Nel 1955 ha iniziato ad insegnare Plastica all’Istituto d’Arte di Napoli, dove è rimasto fino al 1962, quando ha vinto il concorso per la Cattedra di Figura Modellata al Liceo Artistico della medesima città. In seguito ha insegnato al Liceo Artistico di Massa Carrara, dove ha avuto la Cattedra di Figura Modellata. Nel 1967 è stato inviato dal Ministero della Pubblica Istruzione ad istituire l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove ha insegnato scultura. Successivamente ha vissuto a lungo a Roma, insegnando Figura Modellata al I Liceo Artistico di Via Ripetta, fino al 1989. Autore di sculture in legno, gesso, marmo, cera, bronzo, il suo repertorio spazia dal figurativo all’astratto. L’artista ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali ed è stato più volte premiato. Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero.
Goffredo Godi
Omignano (SA) 1920 – Roma 2013
Formatosi nell'orizzonte vesuviano tra Ercolano e Napoli, Goffredo Godi ebbe per maestro Giuseppe Palomba uno degli allievi prediletti di Cammarano. Frequentato il corso di pittura di Emilio Notte, strinse amicizia soprattutto con un compagno: Armando De Stefano. Si diplomò all'Accademia delle Belle Arti di Napoli. Fu assistente di Domenico Spinosa. Ha insegnato discipline pittoriche nei Licei Artistici di Napoli e di Roma. Ha fatto parte dell'Accademia Fiorentina delle Arti del Disegno. Ha allestito una ventina di mostre personali in numerose città e ha esposto in importanti rassegne nazionali, tra le quali la Quadriennale di Roma. Nella sua pittura c'è un brevissimo, giovanile entusiasmo per gli esponenti del Secondo Futurismo, che gli derivò da un'esposizione viaggiante giunta nel '37 fino ad Ercolano. E c'è una discreta sperimentazione astratta nella metà degli anni Settanta. Ma in realtà non si distaccò mai da quella che, nella varietà delle manifestazioni, è sempre stata la sua fonte di ispirazione: la natura.
venerdì 11 novembre 2016
Via dei Portoghesi, 6. - Roma - Roma - Italy
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