Gatti

2011


Mi sveglio quasi sempre
poco prima dell'aurora.
E' un magico tempo,
tiene nel cuore,
in un libro segreto
tutti gli eventi del giorno,
i miei, i tuoi.
Quella mattina
era destinata
ad offrirmi qualcosa di nuovo.
Si erano presentati in tre,
tre giovani, sapienti gatti,
mentre il giorno ancora esitava.
Ad uno di essi,
nero come la notte,
qualche mattina prima
avevo dato delle briciole di pane
in una ciotolina di latte,
aveva miagolato in giardino
lungamente la sera precedente.
Non so quale linguaggio
usino tra loro
ma ai due nuovi
era stato comunicato
un tempo, uno spazio,
un umano, del cibo.
Dopo avermi indirizzato
alcuni mugolii,
si erano accucciati
come tre sfingi
e nel silenzio seguente,
immobili mi osservavano,
in un tipo di attesa
che solo loro conoscono.
Mi fissavano occhi nobili,
pieni di storia,
coscienti della vita degli Egizi,
dei segreti delle piramidi,
i loro corpi pronti a sfidare
i nostri orologi,
le intemperie,
gli effetti del tempo.
Si erano posti fuori dal tempo
come dei personaggi
di certi quadri di De Chirico.
Che abisso tra la loro attesa
e la mia, umana.
Aspettai con loro
più che potei,
ogni attimo
un'eternità degli yogi.
Mi impossessai di qualcosa
di non mio, un tempo diverso,
quello solito,
cacciato dal suo trono.
La luce,
sembrava a tratti,
rallentare,
gelosa di quel non-tempo.
Non dimenticherò facilmente
quegli occhi
e quel misterioso regalo
inatteso.Franco Ingras.

Informazioni generali

  • Categoria: Poesia
  • Eseguita il: maggio 2011

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA53418
  • Archiviata il: 04/06/2011

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