Rombicubottaedro

Penna su carta cotone, carta rigata, 2024

"ROMBICUBOTTAEDRO"

Francesco Iacovetti

[Inchiostro su carta - 70x100cm - 2024]

Nell'opera pittorica intitolata "Rombicubottaedro", ho nutrito il desiderio ardente di catturare la mia essenza in un modo che richiami con veemenza l'estetica che ha immortalato il matematico Luca Pacioli.

Il protagonista, a immagine e somiglianza, si staglia con foga mentre traccia con una penna d'oca antica i segreti iridati di un mondo perfetto, lasciando intravedere l'urgenza impetuosa di questa epifania artistica.

Le mura, intrise di simbolismi contemporanei riguardanti le divisioni tra nazioni e culture, si erigono come formidabili baluardi di mattoncini LEGO, vulnerabili e fragili al soffio effimero dell'alito, in attesa di dissolversi e infrangere le barriere insensate.

La vita, caleidoscopica nelle sue molteplici sfumature, si materializza in un dado di Rubik intricato e inebriante, emblema dei desideri infiniti di perfezione, dove i colori, con imperiosa necessità, devono confluire in una sincronia perfetta su ogni faccia.

Un capolavoro ascetico, eretto su un capitello corinzio, che conferisce alla vita stessa lo status di opera d'arte suprema.

La matematica, astratta e imperiosa, si manifesta nella geometria tangibile del rombi-cubo ottaedro, all'interno del quale si cela un'irriverente paperella, intrisa della leggerezza necessaria per affrontare il tumulto esistenziale.

Ma il fulcro, l'epitome di questa rappresentazione, è la regola cardine impartita dal matematico: la natura, in tutta la sua maestosità, è l'unico faro di bellezza capace di sottrarre il mondo dall'abisso.

La natura, personificata da un colibrì che si abbevera al nettare di un'orchidea eterea, si estende su un prato immacolato, privo di mura divisorie.

Due maestosi pioppi cipressini si ergono come sentinelle all'orizzonte, evocando un infinito insondabile oltre i limiti percettibili.

Il protagonista centrale in questo affresco straordinario è il robottino WALL-E, non una fredda macchina ma un'icona di redenzione in un mondo schiacciato dal consumismo.

Con un gesto di eterna riconoscenza, WALL-E offre al matematico una girandola, un'intricata danza di gratitudine, che ribadisce la centralità della natura come fulcro universale di salvezza.

In questa epopea visiva, si intrecciano gli elementi matematici, artistici e naturali con una magnificenza inarrivabile, creando un ritratto avvincente che esorta alla riflessione sulla bellezza intrinseca del mondo e sulla sua fragile armonia. 

Informazioni generali