Da qui all'infinito
Le smisurate dimensioni dell’universo suscitano in molte persone timore, angoscia e sovente una sconsolata visione della vita, per totale insignificanza dell’uomo nel cosmo. In altre, per fortuna o per grazia, insieme allo stupore per la grandezza e magnificenza del creato, nasce l’attrazione per l’infinito, al di là di... ogni «siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude». Così è per Floriana Porta e Massimiliano Luchetti, che con la loro arte tracciano vie di fuga dall’opprimente prigione terrena dello spazio e del tempo. Per avvalersene, occorre seguire le loro dinamiche spirituali. Nella prima fase lo sguardo è rivolto all’acquisizione del sapere sul mondo, all’epopea dell’evoluzione passata, alla tormentata storia di coloro che ci hanno preceduto e, in avanti, fino alla percezione della fine del tempo, individuale e collettivo. É lo stadio della contemplazione del creato nei suoi colori pastello, ma anche nelle sue nere ombre di sofferenza e di un possibile nulla nel proprio futuro esistenziale. Si compie in tal modo l’esperienza interiore del mondo circostante, alla luce dell’ispirazione artistica e nel sentore di una sperata trascendenza divina. Nella seconda fase, il vissuto si raggomitola in filamenti di memoria e tutto il cielo stellato precipita nella coscienza personale che l’aveva dapprima agognato. Nessun stile di poesia è più atto degli haiku a rappresentare tale stato di coscienza entro il minuscolo e rigido scrigno di 5 - 7 - 5 sillabe. Floriana Porta li offre come cristalli spirituali che riflettono le luci del mondo filtrate dalla sua anima. Questi dipinti ed haiku invitano ad “abbracciare” l’universo nelle sue infinite dimensioni spaziotemporali e a racchiuderlo infine nel proprio essere con figliale sentimento di eterna appartenenza.
(Dall'introduzione di Fabio Mantovani)
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