Adriano Sinivia, un veneziano di successo internazionale torna a vivere nella sua Città
Un ritorno alle origini per un maestro della regia
Venezia, la città meravigliosa, ha fra i problemi che la affliggono quello del crollo demografico. A prescindere dallo snaturamento socioeconomico che ne deriva e dalle scelte politiche e amministrative che hanno portato a questa situazione, è importante segnalare qualche isolato caso di chi decide, dopo aver seminato arte e cultura con successo all’estero, di tornare. Fra queste personalità controtendenza c’è Adriano Sinivia, il cui «L’Elisir d’Amore» continua ad incantare da ben 12 anni il pubblico dei teatri fra i più prestigiosi d’Europa e che attualmente è stato in cartellone all’Opera di Montecarlo fino al 31 dicembre.
Nato a Venezia, Adriano Sinivia, giovanissimo, era già molto attratto dal mondo delle arti. Inizia la sua ricerca espressiva dedicandosi alla pittura e alla danza. Nonostante il suo amore per la pittura, che gli permise di esporre in diverse gallerie, le arti dello spettacolo lo affascinano sempre di più. Studia scenografia all'Accademia di Belle Arti di Venezia e, allo stesso tempo, si dedica con un gruppo all’animazione teatrale al servizio di cause sociali come il femminismo, i quartieri disagiati ed i centri psichiatrici. Appena diplomato lascia la sua città natale per iscriversi alla Scuola Nazionale di Circo Annie Fratellini di Parigi. L'anno successivo si iscrive alla Scuola Internazionale di Mimodramma di Marcel Marceau, si diploma nel 1981 e diventa suo partner di scena con il quale intraprende una tournée mondiale. Nel 1982 la Biennale di Venezia gli offre per la prima volta l'opportunità di scrivere e dirigere i suoi spettacoli. “Mezz'Ora Di Luna” e “Una Delle Ultime Sere di Carnovale” quest’ultimo avrà un grande successo e sarà rappresentato a Napoli, a Pompei e poi successivamente a Parigi ed in altre città francesi. Nello stesso anno fonda e dirige a Parigi una compagnia di ricerca teatrale e creazione coreografica con la quale realizza diversi spettacoli. Viene notato dall'Opera di Parigi, che gli chiede di mettere in scena una delle sue produzioni.
Da allora è stato chiamato a mettere in scena opere liriche nei luoghi più prestigiosi teatri d’Europa. Parallelamente insegna teatro al CDAS di Parigi ed è invitato a tenere diversi workshop in scuole come la TNS di Strasburgo, l'Atelier Lyrique de l'Opéra de Lyon, la Haute école de Musique de Genève o ancora Stage Entertainment France.
« Sono tornato da poco a vivere nella mia città natale – dice Adriano che, nonostante i molti anni passati all’estero, ha molti amici e gode di grande stima e simpatia fra calli e campielli – e desidero poter creare a Venezia un laboratorio di ricerca teatrale e gestuale con persone la cui passione è l’arte della scena; grazie a mio figlio (Alvise Sinivia), che ha vissuto recentemente qualche anno a Venezia, ho potuto incontrare giovani talentuosi in diverse discipline, che spaziano dai video alla musica sperimentale e con cui non mi dispiacerebbe collaborare ».
I primi contatti sono cominciati. « Ora – continua Sinivia – mi rendo conto che è mio compito quantomeno fare sapere che sono qui e che il mio obiettivo è poter trasmettere un po’ del mio bagaglio finché il mio corpo me lo permette. Riprendere, inoltre, con maggior impeto il dialogo con amici come l’attore e regista, Gianni De Luigi, di cui ho grande stima, Giannantonio de Vincenzo carissimo amico di lunga data e fondatore della Scuola di musica « Suono improvviso », con istituzioni dedicate ai giovani come l’Accademia di Belle Arti di Venezia, Ca’ Foscari, il Conservatorio o con luoghi con una grande storia alle spalle come il Teatro dell’Avogaria ».
Poi, come regista d’opera, Sinivia è alla Fenice che amerebbe presentarsi al pubblico veneziano… « Là dove 45 anni fa in calzamaglia da mimo inaugurato il Carnevale, accanto all’immenso Marcel Marceau!!! ».
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