Fragility
Scomazzon, artista dalla tecnica impeccabile, si diffonde nella ritrattistica con una resa oggettiva perfetta senza che il risultato stesso possa meccanicamente definirsi fotografico. I soggetti ritrattati, piuttosto, non posano in atteggiamenti da studio descrittivo e analitico ma si mostrano per la loro concreta verità fenotipica, dalla quale poter saggiare quell’intima essenza fermata, come di un attimo fuggevole come di una vita eterna. Del resto l’oggettività del segno, a matita o a carboncino, si sgrana in atmosferici passaggi modulati e supportano la possente plasticità della figura, al cui sguardo si concentra il lirismo dell’anima. Qui, attraverso gli occhi ritratti, Scomazzon ci insegna a vivere e a condividere il vero pathos dell’umanità, i suoi silenzi profondi e i suoi profondi sogni anelati
Critico Dott Mauro Fantinato
Dott. Mauro Fantinato [Critico d'Arte e curatore]
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