Mostra Personale

Trent'anni di arte digitale
EnricoThanhoffer torna ad esporre le sue opere per dialogare in manieradiretta con la comunità; lui, maestro di arte digitale, ha decisoche la trasmissione "online" non raggiunge il cuoredell'uomo e si pone pertanto in gioco direttamente in questa mostra aCantù. La copertina con la Lacryma Christi pone un dubbio: possiamocomunicare soltanto con i social oppure sentiamo il bisogno di unosguardo diretto per scambiare veri rapporti umani e non affidatiall'intelligenza artificiale? Enrico ha studiato a fondo il rapportocomplesso tra simmetria e caos (nel corpo umano vi è un esternosimmetrico, ma con gli organi interni sono asimmetrici) e lo haespresso bene nel Principe azzurro e nel Giullare alla cortepiemontese. L'artista mette in luce la vera essenza della vita edella umana "pietas", spesso annullata dalle spietate forzeeconomiche, in Embrione femminile, Non ci sono più le donne di unavolta, Salviamo i vecchi! e Only wood, con notevole coraggio che siesprime nell'ardita composizione o nell'accentuazione cromatica.Enrico è artista ed architetto; cerca soluzioni che salvinol'ambiente naturale (terra e acqua) dall'invasione del cemento e deiveicoli inquinanti e ci propone composizioni urbane moltointeressanti (ecologiche e alternative) come: Non è la Tour Eiffel eNoia autostradale. L'amore per il design e per il colore è espresso,con convinzione e effetto luministico, nella prima opera Quando dapiccoli andavamo ai giardini a lago, nella Fiamma che alza lamongolfiera e soprattutto nell'ultima e straordinaria opera Bigbrother! Interessante è lo studio che Thanhoffer fa sugli animali,che ama moltissimo e che esplora con l'arte digitale; sono moltointeressanti: Il mio ex vicino di casa, Il coniglio e Il gufo chegufa. La scorsa epidemia ha ispirato all'artista molte opere chedenunciano il possibile abuso da parte del potere, come: Toglieteciil bavaglio, Apocalisse 13, Green pass, Fraudolenti media doctors,Modern troops. Queste opere vanno aldilà della contingenzabiologico-sanitaria e denunciano la prepotente minaccia del potere inmano a pochi che crea conflitti e invasioni militari, ma denuncianotutto ciò che nega un sereno dialogo tra le persone, che questamostra ci offre come occasione di comunicazione culturale e umana.
ClementeTajana
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