Sarete sempre coinvolti

encausto, malta, colori ad olio e metallici, tela e mdf, 2018

Questo dipinto intende omaggiare La Canzone del Maggio di Fabrizio De André, liberamente tratta da un canto del maggio francese del 1968, anno delle grandi rivolte giovanili. I ragazzi in rivolta lottavano per una società migliore: le lotte erano all’ordine del giorno, le scuole e le fabbriche venivano occupate, mentre la classe borghese continuava a credere che non stesse accadendo nulla, rimanendo chiusa nel quieto vivere della casa. Il versetto del testo originale della canzone francese recita “Voi non avete fermato il vento, gli fate solo perdere tempo”, ed è sostituito da De André con “Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”.
La canzone narra la storia di un impiegato che si trova ad ascoltare, cinque anni dopo, una delle canzoni del maggio francese del 1968. É una canzone di lotta, la quale ricorda i fatti accaduti durante la rivolta nata dagli studenti e, rivolgendosi a coloro che alla lotta non hanno partecipato, li accusa di essere ugualmente coinvolti negli avvenimenti.
L’album Storia di un impiegato continua con la crisi del protagonista e con la sua decisione di ribellarsi non rinunciando però al suo individualismo. Infatti la sua presa di posizione solitaria lo porterà ad una esperienza fallimentare, alla reclusione in carcere e alla presa di coscienza che “non ci sono poteri buoni” e che – per sperare in un successo – avrebbe dovuto agire insieme ad altri, attraverso una lotta comune. Il libero arbitrio di ognuno di noi comunque non può esser delegato ad altri, dobbiamo avere il coraggio di scegliere, di guardare a viso aperto, poiché il peso di una scelta non fatta ci coinvolge ugualmente.
Nel dipinto il muro dello sfondo segna un netto contrasto col fiore i cui petali sono portati via dal vento, un contrasto tra la ruvidezza di chi si oppone secondo quel muro di fossatiana memoria e la delicatezza dei petali dei fiori simboli di vita.

Informazioni generali