Effetto Casimir
La Galleria Eduardo Secci è lieta di inaugurare, Mercoledì 12 Luglio 2017 alle ore 18.00, il progetto espositivo EFFETTO CASIMIR.
EFFETTO CASIMIR, questo è il titolo del nuovo progetto espositivo degli artisti Af liati Peducci/Savini per la Galleria Eduardo Secci Contemporary di Firenze, curato da Valentina Gregori.
Un progetto di scultura realizzato ad Assisi presso il laboratorio e centro di ricerca dove i due scultori vivono e lavorano. In questo luogo, una ex cava di pietra rosa, si fa della scultura una scienza, spostando continuamente il punto di vista ereditato dalla tradizione. Il recupero di tecniche antichissime per la lavorazione del marmo e la parallela ricerca scienti ca, vedono gli Af liati come detentori di saperi ormai perduti e innovativi allo stesso tempo. Il progetto degli Af liati Peducci/Savini è un’elaborazione della teoria scienti ca di Hendrik Casimir applicata all’arte. Lo scienziato olandese teorizza nel 1948 che ciò che comunemente si intende come vuoto non è mai totalmente vuoto. Lo spazio che circonda gli esseri viventi e gli oggetti è, in realtà, un ribollire di particelle elementari come elettroni, antielettroni e fotoni. Ciò ha permesso di veri care scienti camente il cosiddetto “Effetto Casimir”: ovvero la presenza di uttuazioni del campo elettromagnetico nel vuoto.
Nel progetto espositivo dei due artisti, lo studio delle uttuazioni del vuoto quantico (zero point energy) viene applicato alla scultura e tutta la complessità teorica si materializza in pura visione estetica. Il marmo, dotato di barre conduttive, entra in relazione con l’energia quantistica e si trasforma in scultura capace di alimentare apparecchi elettronici.
La mostra “Effetto Casimir” è un viaggio verso una nuova estetica e un invito a esplorare le potenzialità inerenti alla scultura stessa.
Matteo Peducci nasce in Umbria nel 1980 e Mattia Savini in Toscana nel 1982. I due scultori si conoscono durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara; da qui è stato creato un indissolubile sodalizio fondato su interrogativi comuni e medesime visioni dell’arte.
Dal 2007 al 2010, hanno intrapreso l’importante lavoro in Thailandia che vede la realizzazione di tre monumenti: due per il parco sculture della Mahidol University e l’altro in onore della Principessa della Thailandia.
Nel 2013 trasferiscono il loro laboratorio da Carrara ad Assisi dove iniziano a gettare le basi per la realizzazione di una vera e propria scuola, recuperando tutte quelle tecniche e modalità che li vedono oggi come detentori di un sapere ormai perduto. Dal 2013 conducono anche ricerche sulla galvanoplastica sviluppando il metodo della Elettroscultura.
Dal 2014 inziano a collaborare con la Normale di Pisa, tutt’oggi in conducendo ricerche sui materiali geopolimeri. Tra le loro mostre personali ricordiamo: Il Marmo vuole lavorato, Rubin Gallery, Milano (2010), Plastic Medici, Galleria VV8artecontemporanea, Reggio Emilia (2010). Recenti mostre collettive includono: Art Monsters & Jazz, Ex Fatebenefratelli, Perugia (2015), + 50, Palazzo Collicola, Spoleto (2012), Preview Berlin, Rubin Gallery, Berlino (2010), Rolli Days – Rolli Contemporanei, Palazzo Francesco Grimaldi, Galleria Nazionale Palazzo Spinola, Genova (2009), Nient’altro che scultura/Nothing but sculpture, XIII Biennale di scultura di Carrara (2008).
mercoledì 12 luglio 2017
Piazza Goldoni 2 - Firenze - FI - Italy
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