Una porticina molto speciale
2008
Molto, molto lontano da qui, c’è un paese che si chiama Nonsoloporte e lì vive una piccola porticina tanto infelice perché nessuno la voleva. Era molto piccola, brutta e tutta storta ed aveva la maniglia rotta. Non era colpa sua se l’avevano costruita male e veniva sempre presa in giro e derisa dalle altre porte. Per questo motivo stava tutto il giorno in un angolo del negozio e guardava la gente che entrava ed usciva. Era così triste e sola, avrebbe fatto di tutto per avere un amico.
Un giorno entrò nel negozio un uomo che voleva una porta per la cameretta del figlio.
“E’ molto malato” si confidò con il negoziante “Piange tutto il giorno ed i medici non sanno cosa abbia. Speriamo che questa bella porta colorata gli dia un po’ di gioia”.
“Ne sono sicuro” rispose il negoziante che era contento di avere venduto la porta più cara del negozio.
La porticina, che aveva sentito tutto, pensò di seguire l’uomo fino a casa perché era incuriosita dal suo racconto.
Quatta quatta, senza farsi notare, si avvicinò alla bella casa e si accostò ad una finestra per guardare dentro. Era proprio la cameretta del bambino, riusciva però a malapena a vedere il lettino e la nuova porta, appena comprata, in bella vista che si pavoneggiava tutta, facendosi notare con scricchiolii.
Il bambino piangeva e la porticina era decisa più che mai ad entrare nella stanza. In quel momento, le si avvicinò un uomo enorme che disse “E tu cosa ci fai qui? Sei forse uno scherzo della natura?” La prese e la portò nella cucina dalla cuoca.
“Questa la utilizzeremo come legna per cuocere la cena di questa sera” disse gettandola in un angolo.
Spaventata più che mai la porticina avrebbe voluto urlare e correre via ma, pietrificata com’era, riuscì solo a stare lì ferma a guardare la cuoca che andava avanti e indietro dalla cucina. Arrivò l’ora di cena e, ormai rassegnata al proprio destino, la porticina fu presa dalla cuoca per essere messa nel grande forno “Certo che sei proprio brutta!” disse la donna osservandola bene “Però c’è qualcosa in te…non so, mi spiace bruciarti. Facciamo una cosa, ti lasciò qui e ti utilizzerò per la cena della domenica”. Rimise la porticina a terra e prese altri pezzi di legno da mettere nel forno. Arrivò il padrone di casa “Su nella camera di mio figlio si gela, prendo della legna per il cammino” disse rivolto alla donna. Si abbassò e vide la tremante porticina. Rimase un po’ a guardarla e, prendendola disse “Sei proprio buffa, voglio che il mio piccolino ti veda”. Si avviò così verso la camera del figlio. La porticina non sapeva cosa aspettarsi. Sarebbe stata una bella cosa o l’avrebbe messa nel camino?
“Guarda, piccolo mio, cosa ti ha portato papà” disse l’uomo avvicinandosi al lettino “Guarda come è strana”.
Il bimbo voltandosi e guardando la porticina smise di colpo di piangere ed incuriosito si mise a sedere sul letto e a toccarla. La bambinaia che era lì vicino, si portò le mani alla bocca per soffocare un urlo “E’ la prima volta dopo tanto tempo che smette di piangere e che si interessa a qualcosa” fece notare al padre.
“Papà, la posso tenere?” domandò il piccolo con un filo di voce.
“Certo che puoi” sorrise il padre con il cuore leggero.
Mentre accadeva questo, la bella porta colorata si rodeva dall’invidia “Non è possibile che quello sgorbio abbia più attenzioni di me. Io sono la perfezione, sono colorata ed ho la maniglia che brilla come il sole”. Ormai era tutto inutile, le attenzioni del piccolo erano sempre e solo per la porticina. Da allora la porticina vive lì nella bella casa assieme al bambino che ormai è guarito. E’ felice perché ha finalmente trovato un amico e non sarà più sola.
La cosa più importante, però, è che aveva scoperto di essere speciale nella sua diversità che la rendeva unica.
Informazioni generali
- Categoria: Poesia
- Codice: DM0007
- Eseguita il: 2008
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Genova
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA23174
- Archiviata il: 11/09/2009
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