Altri universi imprevisti. Il viaggio della poesia

i, in questo suo esordio poetico, dal suggestivo titolo Altri universi imprevisti, raccoglie dodici anni di emozioni scritte con la matita del cuore. Il suo viaggio inizia con una domanda alla donna amata: Perché non mi scrivi? Interrogativo che, durante il cammino, via via si scioglie in un canto con i colori accesi da tutte le sfumature del mare, dalla tempesta più dolorosa, alla musica ritmica della risacca: un mare, la donna del poeta, che è per lui abisso/ dove annegare. Le metafore si inseguono nelle pagine, si accavallano, si danno la mano, tanto che la donna diventa presto luna e poi alba, schiuma, lievito…dentro a un sogno che la definisce e la invera, tanto da renderla capace di dare al poeta una più acuta visione di sé, così come trapela dai versi di p. 66: mai la mia vista è stata così nitida / come adesso che mi guardo / attraverso i tuoi occhi …ma anche la realtà tutta si rivela attraverso di lei, come dai versi da cui è tratto il titolo: Nei tuoi occhi / altri universi imprevisti (p.71) Un canzoniere d’amore definirei questo lavoro di Nitti, in cui anche l’attrazione per la poesia e per le letture dei grandi autori, fa capolino tra le pagine: dalla Szymborska, a Brel, da Calvino a Luzi, a Borges, fino ai non citati haiku giapponesi. Il tutto, filtrato dal sogno della poesia che, come quello notturno, pesca nei fondali ricchissimi dell’inconscio, tanto da far dire all’autore: Ho sognato / così intensamente / che al risveglio eri vera. ( p.74) La donna apre il viaggio della poesia e lo motiva, ma sono le pagine dei libri letti e le parole in essi amate che hanno dato a chi scrive la capacità di esprimerle al meglio, perché: le stesse lettere possono dire / d’amore e di guerra, di lacrime e di gioia. Dipende in che ordine le scrivi (p.15) …e, aggiungo io, in che modo le rendi tali da rendere viva la pagina e da emozionare il lettore. C.B. 2 agosto 2022