Il rosso e l’oro di Daniela Rosignoli a Chianciano Terme
Daniela Rosignoli (Montepulciano, 1957) è una delle più sensibili interpreti di una pittura materica, capace di un’energia vitale che assume forme ectoplasmatiche non soltanto quando scandaglia mondi ultrasensibili, ma anche quando delinea corpi e volti di personaggi della mitologia classica. Nei suoi dipinti dominano un rosso intriso di passione e di morte, con una varietà di toni liquidi fino a risplendere sinistramente, oppure coagulati fino a raggrumarsi e ad azzerare la luce; e un oro che non conosce mistiche, ma è lirica della luce e del dissolversi dell’essenza nell’apparenza.
L’artista poliziana adotta una magistrale tecnica che richiama il dripping, ma ne convoglia la fatale istintività in meditate e non meno drammatiche stesure di colore e materia; alla base, però, resta una forte consapevolezza di un mondo le cui barriere fisiche devono essere superate per tentare le vie dell’indicibile.
Su questa linea si attesta la trentina di opere dedicate dalla Rosignoli per rappresentare il fertile disequilibrio fra mito, sogni e realtà, dove l’uomo contemporaneo pare muoversi smarrito: una rassegna che, dopo il successo delle personali e collettive della pittrice a Chiusi, Montepulciano, Firenze, Milano, Roma, Berlino, avrà l’importante cornice della Sala Fellini a Cianciano Terme, nel parco Acqua Santa delle omonime Terme , dal 1 al 16 agosto 2010.
Furio Durando
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto