Fuori dal guscio/ Sorprese d’artista nell’Italia dei pulcini e Pulcinella
MOSTRA COLLETTIVA
Comunicato Stampa
Genere: Collettiva
Titolo: Fuori dal guscio/ Sorprese d’artista nell’Italia dei pulcini e Pulcinella
A cura: Antonietta Campilongo
Presentazione: Sara Bonetti - Carla Graziano
Periodo: dal 16 al 30 aprile 2011
Sede: Fonderia delle Arti
Indirizzo: Via Assisi, 31
Città: 00181 Roma
Vernissage: sabato 16 aprile ore 18.00
Orario di apertura: lunedì - venerdì - 10.00 - 20.00 - Sabato 10.00 -13.00
Ingresso: tessera 2 euro
Organizzazione e ufficio stampa: N E W O R L D ART Idee e progetti per un mondo sostenibile
Artisti: Alfredo Avagliano, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Elena Candoli, Stefania Cappelletti, Cristina Castellani, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Marcello Corigliano, Domenico D'agostino, Paola de Santis, Daniela Foschi, Catia Ghinelli, Edoardo Iosimi, Luciano Lombardi, Cinzia Mastropaolo, Juan Josè Molina Gallardo, Gianfranco Montini (JFKMG), Barbara Morini, Massimiano Mutarelli, Giovanni Novi, Francesca Pompei, Pino Pontoriero, Eugenio Rattà, Patrizia Ricchiuti, Stefania Scala, Togaci
Performance:
lo stesso trio con batteria diventa quartetto -
presepe conciato per le feste pasquali
azioneperformare degli artisti§innocenti
(Vincenzo De Luca, Daniela De Paulis, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi,
Franco Ottavianelli, Cani Piacentini, Francesca Saracino)
con l’ininterrotta partecipazione del batterista Damiano Viotti e del pubblico
info:
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http://www.fonderiadellearti.com
http://danielafoschi.com/
anto.camp@fastwebnet.it
Tel. 339 4394399 - 06 7842112
Fuori dal guscio |Sorprese d’artista nell’Italia dei pulcini e Pulcinella
Spingersi Oltre Rinnovare Prospettive Riti Energie Sfidare Attese
L’uovo è origine, metamorfosi, rigenerazione. L’uovo nasconde e svela, custodisce una vita che per manifestarsi deve infrangere barriere, uscire fuori dal guscio. La potenza del suo simbolo attraversa epoche e continenti, in un continuo dialogo tra dimensione sacra e profana. La sua forma archetipica domina miti, riti, leggende, ispira sogni gravidi di misteri, genera visioni di mondi possibili.
Mondi che si schiudono, crescono, esplodono, si moltiplicano attraverso le opere di un gruppo di artisti impegnati a interpretare le contraddizioni di un paese dall’identità vacillante, dove presente e passato faticano a generare futuro, dove giovani pulcini e ambigui Pulcinella recitano copioni sbiaditi sotto riflettori che, invece di rivelare, nascondono.
Eppure visioni inaspettate sorprendono lo sguardo. Rompono il guscio dell’immobilismo e nutrono nuove possibilità, spogliano delle loro contraddizioni simboli e maschere secolari, per andare oltre.
Sono forme di rinascita, interpretate da più sensibilità, moltiplicate in gesti, segni, colori che disegnano il paese reale e progettano quello futuro, racchiuso metaforicamente in un uovo come una sorpresa temibile e desiderata.
Alfredo Avagliano sprigiona il “fumo” dell’esistenza in dense colate di colore; Rosella Barretta dipinge e scolpisce i vortici dell’anima; Rossana Bartolozzi gioca con simboli di metamorfosi e finzioni; Elena Candoli celebra la poesia della natura; Stefania Cappelletti si immerge in paesaggi letterari; Cristina Castellani grida ironica il suo “no” alla violenza sugli animali; Antonella Catini lascia impronte decise sulle possibilità della creazione; Antonio Ceccarelli attraversa l’azzurro dell’universo; Marcello Corigliano esorta a non occupare posizioni apparentemente comode; Domenico D'agostino formula una domanda che non attende (oppure sì?) risposte; Paola de Santis si libra in un volo mistico tra cielo e terra; Daniela Foschi “appende” a un filo le sorti dell’Italia; Catia Ghinelli schiude destini collettivi in una prospettiva incerta ma non priva di speranza; Edoardo Iosimi si confronta con l’eternità attraverso spire sinuose e colori palpitanti; Luciano Lombardi interpreta un gustoso risorgimento senza resurrezione; Cinzia Mastropaolo proietta il nucleo caldo della storia e della vita in un cielo senza tempo; Juan Josè Molina Gallardo sceglie la natura morta sospendendo ogni giudizio; Gianfranco Montini vede la modernità attraverso lenti deformanti; Barbara Morini ritrae l’ambiguità dell’essere umano; Massimiliano Mutarelli dissemina segni e simboli, significanti sempre più privi di significato; Giovanni Novi fissa in tratti essenziali il carattere di una città; Francesca Pompei racconta metamorfosi in spazi geometrici; Pino Pontoriero realizza un saluto meditabondo a un sole apocalittico; Eugenio Rattà invia un messaggio d’amore con la leggerezza di un battito d’ali; Patrizia Ricchiuti oscura il segnale “interrompendo volontariamente il circuito della trasmissione”; Stefania Scala imprime nitide dissolvenze; Togaci si concentra sull’attualità incontrando lo sguardo vuoto di un potente.
Tanti i modelli culturali proposti, rielaborati, scardinati. Tanti i bersagli individuati e colpiti ora con delicatezza ora con violenza. Una sorpresa caleidoscopica, gioco di luci e rifrazioni che i ventisette artisti affrontano con varietà di tecniche, linguaggi e di toni: sussurrano, suggeriscono, urlano, ridono feroci, cantano ironici, cupi o solari, in una dimensione di isolamento, quasi mai corale ma paradossalmente aperta allo scambio e alla condivisione.
Sara Bonetti e Carla Graziano
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