Trame esplorative: un viaggio attraverso l’arazzo.
Alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, un'ampia disamina dedicata all'arte dell'arazzo in Italia
LaFondazione Dino Zoli di Forlì (FC) presenta, dal 26 ottobre2024 al 16 marzo 2025, un’ampia disamina dedicata all’arte dell’arazzoin Italia, dagli anni ’50 del secolo scorso ad oggi. Curata da NadiaStefanel e promossa da Dino Zoli Textile e Fondazione Dino Zoli,l’esposizione sarà inaugurata sabato 26 ottobre alle ore 18.30.
Iltitolo della mostra – Trame esplorative: un viaggio attraverso l’arazzo –intende sottolineare come il mezzo tessile, tradizionalmente visto come un’artedecorativa, sia diventato nel tempo una forma espressiva innovativa e plurale,che ha saputo intrecciare storie, culture e tecniche.
«Parolecome filo, trama, ordito, intrecci, tessuto sono utilizzate spesso per evocaresuggestioni di percorsi, idee, relazioni, convivenze e collegamenti. Unatecnica antica incontra, con l’arte, la contemporaneità, e insieme, danno vitaa rappresentazioni di emozioni. In un modo simile, Dino Zoli Textile, aziendacapostipite di Dino Zoli Group che produce tessuti destinati a rivestire mobiliimbottiti, si impegna quotidianamente a fornire materiale per decorare, masoprattutto per consentire ad ognuno di esprimere la propria identitàall’interno degli spazi più intimi, quelli della casa», dichiara Monica Zoli,vicepresidente Dino Zoli Group.
«L’arazzo,come linguaggio visivo contemporaneo, ci racconta di sperimentazioni einnovazioni tessili, di collaborazioni tra artisti e artigiani, tra tradizioneed esperimenti moderni, in dialogo con le tendenze artistiche contemporanee (inprimo luogo l’astrattismo) e il design industriale. Un percorso di ricerca cheattraversa l’Italia dalla Lombardia (Arazzeria di Esino Lario e Arazzeria diElio Palmisano) all’Abruzzo (Arazzeria Pennese), fino alla Sardegna (StudioPratha), con alcune incursioni europee (Ateliers Pinton), proponendo un momentodi riflessione su identità e tradizione. Un’odissea culturale che celebra laricchezza e la varietà del Made in Italy, riconoscendo il valore diopere che, con il passare del tempo, continuano a raccontare storie e aispirare nuove generazioni di artisti e appassionati», scrive Nadia Stefanel,direttrice della Fondazione Dino Zoli.
Ilviaggio attraverso le arazzerie rappresenta un’opportunità unica percomprendere come l’arte e l’artigianato si uniscano in un processo creativocollaborativo, capace di coinvolgere alcuni dei più importanti maestri delsecondo Novecento e di attrarre gli artisti del presente.
Nelpercorso di mostra si potranno, infatti, apprezzare il valore del lavoromanuale e della creatività di artisti storicizzati come, tra gli altri, SoniaDelaunay, Gino Severini, Alexander Calder, Afro e PieroDorazio, di designer come Nathalie du Pasquier o di stilisti come AntonioMarras, di artisti contemporanei come Omar Galliani, MaurizioDonzelli, Stefano Arienti, Loredana Longo e Sissi, chesi sono avvicinati all’arazzo come forma espressiva.
Unviaggio in Italia che non solo celebra le tecniche di lavorazione deltessuto, ma invita anche a riconsiderare un’eredità culturale ricca evariegata, testimone di una tradizione che continua ad evolversi e rinnovarsinel tempo, favorendo connessioni profonde tra artista e pubblico.
Nonè un caso che la mostra si concluda con l’arazzo Metapolis, realizzatoda Francesca Müller unendo la complessità artigianale della tessituracon grafiche ispirate dall’intelligenza artificiale, in linea con le sceltetematiche portate avanti dalla Fondazione Dino Zoli nel 2024: dalla mostra BODY(S)CUL(P)TURE di Francesca Fini, prologo di Ibrida, festival delle artiintermediali, alla collettiva di artisti italiani e singaporiani Art inMotion: AI Creatives at the Singapore Night, organizzata da Dino Zoli Groupa Singapore durante il Gran Premio di Formula 1. Con Metapolis, FrancescaMüller ha preservato la tradizione del lavoro di tessitura, traghettandolanell’era digitale.
Lamostra Trame esplorative: un viaggio attraverso l’arazzo rientra a pienotitolo nella più ampia pianificazione culturale della Fondazione Dino Zoli, chedal 2017 propone prevalentemente percorsi di ricerca, residenze d’artista eprogetti curatoriali legati al tessuto e alla luce, in linea con le piùimportanti aree di business di Dino Zoli Group, per coinvolgere i dipendenti,favorire il welfare aziendale ed aprirsi al territorio, ai giovani ealla collettività, portando a Forlì mostre e progetti artistici di ampiorespiro e valorizzando le eccellenze culturali italiane nel mondo.
L’esposizioneè realizzata con il patrocinio di Comune di Forlì e ConfindustriaRomagna.
LaFondazione Dino Zoli è aperta al pubblico da martedì a giovedì con orario9.30-12.30, venerdì, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiusolunedì e festivi, chiuso 1 novembre, 8, 24-26 e 31 dicembre, 1 e 6 gennaio. Ingressolibero. Per informazioni: T. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com.
Artistiin mostra: Afro, Stefano Arienti, Niki Berlinguer, Eros Bonamini, AlexanderCalder, Sonia Delaunay, Maurizio Donzelli, Piero Dorazio, Gianni Dova, NathalieDu Pasquier, Elena El Asmar, Omar Galliani, Armida Gandini, Fabio Iemmi,Riccardo Licata, Loredana Longo, Antonio Marras, Francesca Müller, MauroReggiani, Remo Salvadori, Gino Severini, Sissi, Guerrino Tramonti, LuigiVeronesi.
Prestatori: Archivio Omar Galliani, Reggio Emilia;Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano; Galleria Moshe Tabibnia, Milano;Galleria Antonio Verolino, Modena; Museo Guerrino Tramonti, Faenza; Studio ErosBonamini, Verona; Studio Pratha, Sarule; Studio Francesca Müller, Amsterdam.
sabato 26 ottobre 2024
Viale Bologna 288 - Forlì - Forlì Cesena - Italy
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