gARTen
Al via la decima edizione di "gARTen", la rassegna culturale dedicata a scultura, cinema e musica dal vivo che, dal 1 al 23 giugno 2024, trasformerà il parco di Villa Rovere a Correggio (RE) in una ga
Al via la decimaedizione di gARTen, la rassegna culturale dedicata a scultura,cinema e musica dal vivo che, dal 1 al 23 giugno 2024, trasformerà il parcodi Villa Rovere a Correggio (RE) in una galleria d’arte a cieloaperto attraverso le opere di artisti affermati – Marcello Gobbi, CarmineLeta, Dario Tironi – e studenti delle Accademie di Belle Arti italiane,accompagnati dai loro professori.
Una propostadell’associazione Idee di gomma, affiliata ad Arci, con il patrociniodel Comune di Correggio e il contributo della Regione Emilia-Romagna,che per la decima edizione conta dieci appuntamenti tra concerti, proiezioni,spettacoli, workshop, mercatini e cene sotto le stelle.
Tra gli artisti invitati,lo scultore bresciano Marcello Gobbi espone due creazioni rivestite disilicone: Presenza uno, figura umana silenziosa e senza identità, e Lostato delle cose, simulazione plastica di un naufragio universale econtemporaneo. Carmine Leta, artista di origini calabresi, con lastruttura in ferro Grande Moebius ci proietta verso un utopicoricongiungimento degli opposti, mentre con Oltreuomo, mezza figuramaschile alta tre metri, crea un cortocircuito simbolico ed evocativo tra l’unoe il molteplice, l’essere in potenza e l’essere in atto, il pieno e il vuoto.Il bergamasco Dario Tironi presenta, infine, due opere: The dreamcatcher, acchiappasogni contemporaneo costituito da un groviglio di cavi edispositivi elettronici recuperati e combinati dall’artista, e The ancientplastic society, scultura ricavata dalla manipolazione di paraurti direcupero.
La ricerca di MarcelloGobbi indaga il tempo attraverso la processualità del fare. Le sue sculture– corpi nudi, bloccati in pose plastiche o nell’atto di diventare altro da sé,nel farsi della metamorfosi – si relazionano con lo spazio circostante e con laluce, generando effetti ora naturali ora drammatici. Come congelate nella loroliquefazione, le colature di materia e la texture siliconica immergonolo spettatore in una visione che invita al dialogo, dimostrando che ancor oggivita e arte possono compenetrarsi in un abbraccio enigmatico.
Carmine Leta ha sperimentato negli anni diversetecniche e linguaggi, concentrandosi poi sulla scultura, prevalentemente in fildi ferro, tesa alla sottrazione dei suoi stessi elementi costitutivi: il peso,la staticità e il volume. L’artista ripropone oggetti vuoti, leggeri, mobili eattraversabili con lo sguardo, invitando chi li osserva a colmare un volumesolo suggerito e a mettere a fuoco una porzione illusoria di spazio fra sé el’infinito.
Dario Tironi crea sculture inglobanti, capaci dirimandare simultaneamente al passato e all’armonia della statuaria classica, maanche al futuro, attraverso i materiali di cui si compongono. I rifiuti sono,quindi, memorie recuperate, echi di un recente passato, anatomie di un corpo,quello collettivo, affetto da amnesia, bulimia, ansia e aspettative sociali.Anche un acchiappasogni (The dream catcher), che nelle culture indigenevegliava il sonno dei bambini, nella contemporaneità evidenzia l’ansia di possesso,in particolare di quei dispositivi elettronici ormai onnipresenti nella nostravita.
Il percorso espositivoè completato dalle sculture realizzate dagli studenti delle Accademia diBelle Arti di Torino, Bologna, Napoli e Urbino, alle quali si aggiungono l’Accademiadi Brera, che torna a Correggio dopo un anno di assenza, e l’Accademiadi Belle Arti di Firenze, alla sua prima partecipazione.
Gli studenti sono statiselezionati e supervisionati dai rispettivi docenti: il professor PasqualePennacchio per l’Accademia di Belle Arti di Napoli (opere di StefaniaCiocca, Antonella Fusha, Marco Graziano), il professor Michelangelo Gallianiper l’Accademia di Belle Arti di Urbino (opere di Nicolas Demetriou, ElisaFerretti, Francesco Tangorra), la professoressa Ivana Spinelli perl’Accademia di Belle Arti di Bologna (opere di Serena Galimberti, ChiaraInnocenti, Giacomo Mallardo), la professoressa Claudia Farina perl’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (opere di Yunxuan Yang), ilprofessor Federico Capitani per l’Accademia di Belle Arti di Firenze(opere di Sara Giacomelli, Anita Mastropietro, Ilaria Naressi, Serena Palermo),la professoressa Silvia Mornati per l’Accademia di Brera (operacondivisa realizzata dagli studenti della classe di Terapeutica Artistica).
«Festeggiamo i diecianni di gARTen – spiegano Anna Corghi e Daniela Caffagni, coordinatricidella sezione Scultura – raggiungendo il record in numero complessivo di opere(21) e in numero di accademie partecipanti (6). Dieci anni sono un grandetraguardo per una iniziativa che è partita in piccolo e poi si è sviluppata neltempo, crescendo in particolare sul fronte delle accademie, coinvolgendone ognianno di nuove ed offrendo così a un sempre maggior numero di giovani artisti un’esperienzad’incontro e confronto. Anche noi siamo cresciuti: attraverso l’attività di scoutingabbiamo conosciuto artisti di tutta Italia, più o meno giovani, docenti diaccademie e loro studenti; la loro sensibilità e il loro occhio sul mondo cihanno fatto ogni volta emozionare e riflettere. È un’esperienza a tratti anchemolto faticosa, ma il bilancio ogni anno è sempre ampiamente positivo, e ognivolta che il giardino di Villa Rovere si ripopola delle “presenze artistiche”tutta la squadra dei volontari si sente inondata di felicità, stupore esoddisfazione per il lavoro svolto. In questi dieci anni speriamo e crediamo diaver davvero “sparso semi d’arte” negli occhi e nel cuore dei visitatori,magari entrati solo per ascoltare musica, vedere un film o visitare laVilla; pensiamo di aver contribuito a creare una maggior confidenza tra lepersone e il mondo dell’arte contemporanea. Abbiamo visto bimbi che, indicandole opere col ditino, strattonavano i genitori per farsi spiegare e raccontarecosa fossero, costringendoli a leggere i QR code: questo per noi è stato il piùbel goal!».
Villa Rovere è un edificio tardo-ottocentesco diproprietà privata e soggetto al vincolo della Soprintendenza dei beniarchitettonici e paesaggistici. Il suo giardino è caratterizzato da unapasseggiata che si sviluppa tutt’intorno alla caratteristica ghiacciaia, situataal centro del parco.
La rassegna saràinaugurata nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 giugno (ingressolibero e gratuito dalle 11.00 alle 24.00), con la possibilità di partecipare avisite guidate gratuite su prenotazione del parco e della mostra (ore 11.00,16.00, 18.00). L’ingresso agli eventi successivi sarà riservato ai soci Arci,previa prenotazione. Per tutta la durata di gARTen, nei giorni liberi daeventi, l’esposizione sarà visitabile gratuitamente su prenotazione dalle ore19.30 alle ore 21.00, ultimo turno ore 20.30. Il programma completo dellamanifestazione è disponibile all’indirizzo https://infoideedigomma.wixsite.com/idg-web. Per informazioni e prenotazioni: M. +39 342 5938990, info.ideedigomma@gmail.com.
Marcello Gobbi nasce nel 1970 a Brescia, dove vive elavora. Nel 1995 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti diBrera, Milano. Dai primi anni Novanta inizia a esporre in Italia e all’estero.Sue mostre personali sono state ospitate presso il Museo d’Arte e la GalleriaIAGA contemporary art di Cluj-Napoca, in Romania, la Galleria Grenz Art aHollabrunn, in Austria, il Centrum Ekspozyeyjne Stara Kotlownia a Olsztyn, inPolonia, e il Museo Diocesano di Brescia. Ha partecipato, inoltre, alla mostradei finalisti di Arteam Cup presso Bonelli Lab (Canneto Sull’Oglio,Mantova), alla Biennale di Soncino (Soncino, Cremona) e alla mostra deifinalisti di Arte Laguna Prize (Arsenale Nord, Venezia).
Carmine Leta nasce a Fuscaldo (CS) nel 1976. Nel2004 si laurea al D.A.M.S. di Torino, discutendo una tesi dal titolo Analisidel concetto di Nulla nell’opera di E. Munch e di A. Strindberg fra il 1890 eil 1905 con la professoressa Franca Varallo. È stato tirocinante presso laFondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e l’Istituto Italiano di Culturadi Stoccolma. Parallelamente all’attività espositiva, che dai primi anniDuemila lo ha portato a presentare opere, installazioni e performance innumerose città italiane, è stato impegnato come insegnante di Disegno e Storiadell’Arte, educatore e curatore di mostre e laboratori d’arte e arte/terapia,assistente del Maestro Paolo Buggiani, attrezzista di preparazione perscenografie cinematografiche e teatrali. Vive e lavora tra Montefiascone (VT) eFuscaldo (CS).
Dario Tironi nasce a Bergamo nel 1980. Dopo lalaurea in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, prende partealla formazione di due associazioni attive sul territorio nella promozione diartisti emergenti e nella creazione di eventi. Indirizza la sua ricercaartistica verso particolari temi e problematiche che caratterizzano la societàcontemporanea, come i risvolti ecologici e le conseguenze dell’attività umanasull’ambiente, gli squilibri globali, le contraddizioni del sistemacapitalista-consumistico, l’alienazione dell’essere umano. Nella sua praticaartistica si serve di materiali eterogenei, spesso presi dalla quotidianità. Haall’attivo diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Le sueopere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private.
sabato 1 giugno 2024
Via San Martino 3 - Correggio - Reggio Emilia - Italy
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