Caterina Tosoni. Double Vision
Il Comune di Certaldo presenta, dal 18 maggio al 15 settembre 2024, negli spazi storici di Palazzo Pretorio, "Double Vision", la personale dell'artista Caterina Tosoni. L'esposizione è a curata da Fr
Il Comune di Certaldo presenta, dal 18 maggioal 15 settembre 2024, negli spazi storici di Palazzo Pretorio(Piazzetta del Vicariato, Certaldo Alto, Firenze), DoubleVision,mostra personale dell’artista Caterina Tosoni (Milano, 1961), che daoltre vent’anni indaga il rapporto uomo-natura, alla ricerca dipossibili forme di integrazione e contaminazione per una convivenza “pacifica”.
L’inaugurazione si terrà sabato 18 maggio alle ore17.30. L’esposizione, curata da Francesca Parri con un testo criticodi Gianni Resti, è patrocinata dal Consiglio regionale della Toscana.Il coordinamento e il progetto di allestimento sono curati da Exponent;la mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria D’Arte Nozzoli.
Il titolo della personale – Double Vision –si riferisce alla dimensione duale uomo-natura, che viviamo costantemente nellanostra quotidianità. «La ricerca e il progresso – dichiara Caterina Tosoni– dovrebbero rispettare l’ambiente, in una relazione complementare e non prevaricante,improntata sull’equilibrio e sull’armonia».
«Seconda mostra della rassegna CertaldoArte24 –spiega la curatrice Francesca Parri – DoubleVision va adambientarsi in modo armonioso nelle sale di Palazzo Pretorio, creando un nettocontrasto con il passato e allo stesso tempo un dialogo profondo con un luogoantico e ricco di storia. Colore, materia, rigore, caos e stupore sono le primesensazioni che scaturiscono alla vista delle opere, intrise dal forte messaggiodell’artista per il rispetto per l’ambiente e all’invito a connettersi con lanatura».
Con un passato da illustratrice, legato alle principalicase editrici italiane, e una ricerca pittorica focalizzata sullecontraddizioni del paesaggio industriale delle grandi periferie, l’artista daiprimi anni Duemila inserisce nei suoi dipinti elementi plastici di vario tipo.Un gesto apparentemente semplice, che dichiara tuttavia la volontà ditravalicare la superficie bidimensionale del quadro, inaugurando una ricercanuova, che si sposta su un piano decisamente scultoreo.
Tosoni sceglie la plastica – protagonista del sistema diproduzione industriale moderno – non solo come elemento simbolico per condurreuna riflessione attualissima sull’inquinamento globale, ma anche come elementocompositivo. La plastica è dunque eletta a materiale di lavoro, al pari delcolore da stendere o della creta da modellare. Raccogliendo gli oggetti di plastica dispersinell’ambiente, l’artista dimostra di interagire con il proprio tempo e diabitarlo esteticamente nella maniera più responsabile e sociale possibile.
I riferimenti estetici della sua indagine scultorea sonoda ricercare nella poetica dell’objet trouvé (le sculturemeta-meccaniche di Jean Tinguely, le compressioni di César, le accumulazioni diArman), declinata però in modo nuovo. Gli oggetti scelti da Tosoni non solomantengono la loro integrità e la loro memoria d’uso, facendosi portatori dimolteplici rimandi simbolici, ma generano una precisa grammatica oggettuale, unlinguaggio complesso e multiforme di cui l’artista si serve sperimentandone leinfinite possibilità combinatorie.
Il percorso espositivo, allestito al primo piano diPalazzo Pretorio, si articola attraverso una trentina di opere, realizzatedal 2008 al 2024, e quattro installazioni site-specific, rimodulateper gli spazi di Certaldo. Il susseguirsi dei lavori nelle sale non segue unordine cronologico, ma tematico, sviluppato per affinità e assonanze.
Se nella prima grande sala viene approfondito il tema dell’inquinamentodelle acque, con Isole di oggetti (Red island, 2015; Blueisland, 2015) che sembrano emergere da un mare di plastica colorata el’installazione site-specific di una fontanella (Nuova fonte, 2018),che attraverso l’impiego di un secchio da cantiere celebra la fatica dellavoro, invitando a non disperdere neanche una goccia d’acqua, nella successivastanza sono esposte alcune Mappe, cartine geografiche in cui diversioggetti ricostruiscono minuziosamente la topografia dei luoghi, per rifletteresu quanto il paese di nascita determini le opportunità riservate ad ogniindividuo, sebbene tutti viviamo sulla stessa Terra e nella stessa Galassia(2016). Viene quindi posto all’attenzione del pubblico il presente dell’artenell’era della plastica con una colonna (Le due civiltà, 2016) e duemezzi busti di Beethoven (Ricomposizione, 2011) e del David diMichelangelo (Scomposizione, 2011). Lavori caratterizzati dal meccanismodell’immagine doppia: da un lato la riproduzione di un’opera classica inmateriale plastico e cemento, dall’altro un assemblaggio di oggetti in chiavepop, teso a restituire le modificazioni culturali delle forme anatomiche e delconcetto di bellezza dalla classicità al contemporaneo. Un focus è dedicato atronchi e sezioni di tronchi nei quali l’artista ha inserito alcuni oggetti (Metamorfosivegetale, 2009; Metamorfosi vegetale, 2017): qui naturale e vegetalesi intersecano e si compenetrano, innescando una sorta di trasformazionegenetica che induce il legno ad accettare la plastica tra le sue fibre e laplastica ad assumerne gli stessi valori cromatici. Quasi un invito alcambiamento e alla metamorfosi, unica speranza per il futuro. Sono inoltreesposte tre opere inedite della serie Rivelazione, realizzate in acciaioCorten, materiale plastico e smalto. L’acciaio, inciso con il laser, lasciaintravvedere alcuni oggetti di plastica: squarci di colore acceso bucano lasuperficie, evidenziando una contrapposizione di forze, tra relazione eauto-protezione. Un grande pannello documenta, inoltre, l’interventoartistico-ambientale realizzato da Caterina Tosoni al Parco Rivolta a Bresso(MI). Il percorso della mostra è completato da tre ulteriori installazionidedicate all’Umanità calpestata (2013) da tutte le guerre, all’illusoriaTrasformazione minerale (2018) dei ciottoli di un fiume in palline dipolistirolo, fino a Il soffio del drago (2021), che come un’idrovoraaspira e rigetta oggetti di plastica dalla profondità della terra.
Con la sua ricerca, l’artista non intende demonizzare laplastica – oggetto dell’ingegno umano e materiale del secolo, capace di darerappresentazione alla quotidianità – ma sottolineare l’importanza di uncorretto smaltimento, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita,alla ricerca di una possibile situazione di integrazione e equilibrio.
L’esposizione, allestita nell’ambito della secondaedizione dell’iniziativa Domani è Ora, Festival della Sostenibilità e delleAbilità, è accompagnata da un catalogo edito da Pacini Editore, disponibilenel bookshop di Palazzo Pretorio, con i saluti istituzionali di AntonioMazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, e GiacomoCucini, sindaco di Certaldo.
La mostra, inserita nel percorso di visita a PalazzoPretorio e Museo Casa Boccaccio, è aperta al pubblico con orario 10.00-13.00 e14.30-19.00. Per informazioni: T. +39 0571 661219, www.comune.certaldo.fi.it.
Caterina Tosoni nasce a Milano nel 1961. Dopo il liceoartistico, interessata ad approfondire lo studio dell’anatomia umana, siiscrive ad un corso biennale di disegno anatomo-chirurgico. Nel 1982 inizia lasua carriera d’illustratrice, lavorando per importanti case editrici comeGarzanti, Mondadori, Rusconi, Fabbri Editori, Peruzzo ma anche per il TouringClub italiano e la rivista Selezione dal Reader’s Digest. Negli anni Novanta siaccosta alla pittura con un approccio completamente nuovo, che la spinge adindagare il paesaggio della periferia industriale milanese facendone emergerele contraddizioni. Nei primi anni Duemila la riflessione sul paesaggioindustriale, unita all’indagine sul rapporto uomo-natura, conduce Tosoni adinserire sulla superficie pittorica elementi plastici di vario tipo. Le operedi Caterina Tosoni sono state esposte in numerose mostre personali ecollettive. La sua prima personale, Euritmia, si svolge nel 2009 allospazio Tashi Delek di Milano. Nel 2012 è invitata allo Spazio Oberdan diMilano, dove presenta Mutazioni Plastiche, una mostra personale a curadi Milo Goj, con catalogo e testi critici curati da Luca Beatrice. Nel 2016 èchiamata a partecipare alla mostra I materiali della pittura presso lospazio espositivo Il Frantoio di Capalbio, dove allestisce una sala con opere einstallazioni inedite. Negli ultimi anni la ricerca di nuovi linguaggi spingeCaterina Tosoni a confrontarsi con l’arte ambientale, progettando installazionied opere monumentali come Metamorfosi in blu, un interventoartistico-ambientale realizzato per l’edizione 2016 del progetto Terravecchia,nel borgo di Frasso Telesino (BN). Nello stesso anno, espone nel PalazzoComunale di Cremona con Sinfonie Plastiche. Nel febbraio 2017 è invitataa partecipare alla prima edizione di MADE IN FORTE. Percorsi d’arte e diluce, una rassegna di scultura ambientale contemporanea, che ha coinvoltodieci artisti internazionali chiamati a realizzare sculture e installazioni perle vie del centro di Forte dei Marmi. Nell’aprile dello stesso anno Tosonirealizza per Guzzini l’opera monumentale Intrecci di luce, espostaall'interno dell’Orto Botanico di Brera in occasione del Fuori Salone milanese,a cura della rivista Interni. Nel 2018 ha realizzato un grande progettoartistico-ambientale, Linfa plastica, all’interno del parco Rivolta aBresso (MI). A novembre 2018 partecipa a Paratissima Torino con la grandeinstallazione site-specific Metamorfosi Ambientale, offrendoun’esperienza multisensoriale mediante una base sonora creata appositamente,unendo la registrazione di suoni presenti in natura con suoni prodotti daelementi plastici. Nel 2019 partecipa a Transiti, a cura di Raffaella A.Caruso, collettiva promossa dal Consiglio regionale del Piemonte a PalazzoLascaris, Torino. Nello stesso anno è entrata a far parte della collezionepermanente del Museo del Parco di Portofino, centro internazionale di scultura all’aperto.A dicembre 2019 è protagonista a Milano dell’installazione pubblica GreenChristmas. È presente in collezioni museali pubbliche e private, tra cui ilMuseo civico Parisi - Valle di Maccagno, il Museo Civico Floriano Bodini diGemonio e il Copelouzos Family Art Museum di Atene. Vive e lavora a Milano.
sabato 18 maggio 2024
Piazzetta del Vicariato - Certaldo Alto - Firenze - Italy
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