Dell’umana dimensione. Arti e visioni contemporanee lungo la Via Emilia
"Dell'umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia" fa tappa a Vignola dal 4 maggio al 16 giugno 2024. Un progetto che si propone di valorizzare il lavoro di artisti affermati e
Sabato 4 maggio2024, alle ore17.00, presso la Sala dei Contraridella Rocca di Vignola, in provincia di Modena, sarà inaugurata lamostra collettiva “Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungola Via Emilia” con opere di Enrica Berselli, Giulia Bonora, BartolomeoCesi, Jingge Dong, Francesca Dondoglio, Paolo Migliazza, Marika Ricchi e GiacomoVitturini. La sala dei Contrari e le sale della Rocca di Vignola, doveè allestita l’esposizione, sono state concesse gratuitamente in uso dalla Fondazione di Vignola.
Curata da RicognizioniSull’Arte, Alessandro Mescoli, Massimiliano Piccinini, Sergio Bianchi, AndreaBarillaro e Federica Sala, con lacollaborazione di Marcello Bertolla e Giorgia Cantelli, la mostrasi propone di valorizzare il lavoro di artisti affermati e in via diaffermazione, scelti tra accademie, collezionisti e gallerie di tuttaItalia, con una particolare attenzione al territorio, alle eccellenze vicinalied all’attività di scouting.
L’arte è da sempreun grande veicolo di conoscenza e promozione del territorio. La mostra, che sisnoderà presso le sale del piano terra della Rocca di Vignola, è stata pensatae costruita ad hoc per questi spazi che custodiscono storia e raccontanostorie, così come le opere che in esse saranno collocate. Il valore di questaoperazione, che si sviluppa sui territori dell’Unione Terre di Castelli e nonsolo, risiede nella capacità di unire luoghi e persone che hanno in questi mesicollaborato, attraverso una rete di buoni intenti e di azioni positive, conl’obiettivo più ampio di educazione al bello, alla conoscenza e al superamentodei limiti.
«Il percorsoespositivo – spiega il team curatoriale – inizia con l’allestimento di Francesca Dondoglio, la quale traccia concettualmente attraverso ilsuo trittico, realizzato a pastelli ed acrilico su carta appositamente per lesale affrescate della Rocca, la lineaverticale che collega l'uomo alla sua dimensione più sensibile, uno slancioverso l'alto, verso la dimensione più spirituale. L’artista torinese attuaquesta conversione mettendo in evidenza i contrasti simbolici ed interiorigenerati dall’accostamento del colore rosso e blu; rispettivamente corpo espirito, terreno e ultraterreno. GiuliaBonora, artista ferrarese di stanza a Bologna, utilizza abitualmente il mediumceramico per evidenziare temi come la ferita, la guarigione, il rapporto con ilproprio corpo e con il cibo, completando spesso le proprie ricerche con l’ausiliodel disegno e della performance. Con i suoi vasi di ceramica porta l’attenzionedel visitatore sullo spazio interiore. Contenitore, ventre, incubatore, maanche strumento di cura, rifacendosi alla tradizione degli albarelli daerborista. Figura archetipica, il vaso è ricco di significati simbolici che sidipanano dal proteggere celando al conservare, fino al racconto del mito. Jingge Dong, attraverso una ricercatapittura presenta un dipinto dalle dimensioni museali che parla dei mutamentidella società e della possibilità di unire mondi all'apparenza lontanissimicome quello dell'Oriente e dell'Occidente. Di forte valenza estetica econcettuale, l'opera trae la forza dall'armonico contrasto che si sviluppa trala superficie pittorica ed i pattern ripetuti delle antiche volte affrescate.Il pittore cinese, ma veneziano d’adozione, ha costruito la seduzione delproprio lavoro intorno ad una particolare tecnica pittorica che lascia svelaresecondo un adagio visivo tutti i soggetti che popolano le sue tele e carte. Marika Ricchi sposta l'attenzionesull'importanza che il gioco determina nella formazione dell'individuo, sugliaspetti legati al benessere psicologico, cognitivi e psicopedagogici. Lascultrice romagnola. ma di stanza nella provincia reggiana. amplifica ladimensione del gioco proponendo due sculture in marmo rappresentanti unatrottola ed il gioco dello Shanghai. Le opere sono allestite a terra perricondurle alla dimensione fanciullesca, pur portando all'attenzione delvisitatore gli aspetti antropologici che legano da millenni l'uomo al gioco. Enrica Berselli, scultrice e pittricemodenese si presenta attraverso una ternaartistica che all'interno di una sorta di “triangolazione allestitiva” accompagnail visitatore di fronte alle tre pratiche con cui l’artista modenese siconfronta abitualmente. Brani frequenti nei lavori della Berselli sonol'ibridazione tra specie afferenti a regni diversi come tra l'uomo ed ivegetali, oppure tra elementi anatomici umani ed elementi comparati.Esplorandole sale della Rocca si passa poi alle opere di Paolo Migliazza. Lo scultore presenta per questa mostra unallestimento particolare, pensato appositamente, pur non tradendo la sua ormainota cifra stilistica. L'artista bolognese coniuga attraverso una rigorosaricerca anatomica il tema dell'incompiuto e del frammento. Alle sculture difigure fanciullesche, l'autore affianca ora anche corpi frammentati,arti, volumi come relitti. Proprio questi ultimi, persottrazione, lasciano intuire la loro posizione all'interno dell'ambiente.Come nel caso de “La deposizione del re”, dove l'assenza diventa più importanterispetto alla presenza nel restituire la personale interpretazione dell’autorecirca questo noto tema del Sacro. Lontano da ogni re-invenzione figurale edinterpretativa, la presenza del Corpo deposto viene pacatamente sottolineatadalla sua assenza fisica (se non per il calco) e dalla posizione occupata nellospazio, che si rifà alla tradizione iconografica antica. Ed infine, tra i contemporanei, Giacomo Vitturini, artistamarchigiano in via d'affermazione, è invitato in questa mostra perrappresentare attraverso la tradizione italiana del disegno (da Sironi aBonechi, a Galliani) lo scambio di relazioni che intercorrono tra l’uomo el'ambiente. Un paesaggio e una figura femminile che, messi in relazioneattraverso la luce, integrano un’arcadia emiliana con l'interiorità di unascena privata e diaristica. Nella raffinata scena dell'interno intimo eprivato, si raccolgono numerosi gli attributi ed i simboli di una contemporaneaannunciazione. Funzionale la scelta di inserire, per creare un’antitesi visivaalla contemporaneità, un’opera di stampo manierista del pittore Bartolomeo Cesi, vissuto tra il XVI ed il XVII secolo. Il piccolo capolavoro dell’artistabolognese rappresentate il tema de “L’incoronazione di Spine”, è di proprietà diOssimoro Galleria d’Arte diSpilamberto (MO).
Il progetto è partedella rassegna “Dell’umana dimensione”, di cui porta il nome, ed èpromosso dall’Associazione culturale Ricognizioni sull’arte per riportarel’uomo al centro dell’interesse artistico ed umanistico, attraverso l’analisidelle sue peculiarità. Centrale è il tema identitario, analizzato attraverso letre principali dimensioni che caratterizzano l’essere umano: fisica(figurazione, anatomia, rapporti tra uomo e uomo, tra uomo e ambiente ed iltransumano), mentale (ragionamento, razionalità e, attraverso leemozioni, la nascita di una tensione che differenzia l’uomo dalla macchina edall’animale), spirituale (lo slancio verso l’alto, il silenzio, ilrapporto con il divino, il misticismo, il mito classico ed il sacro). Un progettodi rete che, fino a settembre 2024, coinvolgerà 54 artisti, 25 curatori ecritici d’arte e numerosi musei, luoghi storici e di particolare pregio,gallerie e spazi privati nelle provincie di Piacenza, Reggio Emilia, Modena,Bologna e Ravenna, ripercorrendo la traiettoria tracciata dalla via Emilia, fondamentaleasse viario, ma anche direttrice di scambio culturale, di sperimentazione econoscenza. La rassegna “Dell’umana dimensione” gode del patrocinio dellaRegione Emilia-Romagna e dei Comuni di Pavullo nel Frignano, Vignola,Castelnuovo Rangone e Piacenza per la sede di Palazzo Farnese. Si ringrazia la famiglia Levoni.
L’esposizione di Vignolaè accompagnata da un catalogo edito da BLURB BOOKS, curato daMarcello Bertolla con testi di Giorgia Bergantin, Marcello Bertolla,Alberto Mattia Martini, Roberto Mastroianni, Alessandro Mescoli, Amerigo Turchi,Enrico Ghetti e con la documentazione fotografica delle opere a cura di Mauro Terzi. Il volume sarà disponibile e acquistabile on-line da sabato 1giugno alle ore 17.00 sul sito web dell’editore. Verrà inoltre realizzato un videodocumentario con la regia e le riprese di Mauro Terzi e Monica Ghetti.
Per informazionisulla mostra: www.comune.vignola.mo.it. Per orari e prenotazioni: www.roccadivignola.it. Perinformazioni generali sulla rassegna: T. +39 059 783519, M. +39 339 3921900, ricognizionisullarte@gmail.com, www.ricognizionisullarte.it, www.facebook.com/ricognizionisullarte, www.instagram.com/ricognizionisullarte.
sabato 4 maggio 2024
Piazza de Contrari, 4 - Vignola - Modena - Italy
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