Eddie Martinez
Nomader
La Repubblica di San Marino partecipa alla 60. EsposizioneInternazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con il progetto Nomader di Eddie Martinez, a cura di Alison M.Gingeras.
In esposizione, un nuovo corpus dioperedell’artista americano, pensate appositamente per La Fucina del Futuro (Calle San Lorenzo 5063B,Castello), sede del Padiglione in continuità con la Biennale Architettura 2023.
Il Padiglione di San Marino èprogettato e realizzato da FR Istituto d'Arte Contemporanea S.p.a., azienda sammarinese che fa capoa RobertoFelicetti, Vincenzo Rotondo e Alessandro Bianchini, con il supporto della Segreteria diStato per l’Istruzione e la Cultura.
Il taglio del nastro si terrà venerdì 19 aprilealle ore 17.00 con gliinterventi del Segretario di Stato Andrea Belluzzi, del Commissario Paolo Rondelli, del Vice commissario Riccardo Varini e di Roberto Felicetti e AlessandroBianchini per FRIstituto d'Arte Contemporanea S.p.a., che si conferma nel ruolo diorganizzatore dopo la Biennale Arte 2022 e la Biennale Architettura 2023. Leopere e la ricerca di Eddie Martinez saranno presentate al pubblico dalla curatrice Alison M.Gingeras edall’artista stesso, che racconterà il proprio percorso.
A seguire, alle ore 18.00, è previsto un interventomusicale dellacantante VanessaJay Mulder, accompagnataal pianoforte dal maestro Stefano De Santis. Una performance in cui si fondonoarte e musica, in un gioco di forme, idee e sonorità. La serata si concluderàcon un DJ set e un aperitivo informale.
La repubblica più antica delmondo, da sempre aperta e accogliente, ha spesso guardato ad artisti stranieriper le proprie partecipazioni alle mostre internazionali d’arte e architetturaorganizzate dalla Biennale di Venezia. Una scelta che rende omaggio alla storiadel Paese: luogo di ospitalità e rifugio in passato e oggi importante centroturistico e sede universitaria di respiro internazionale.
La biografia e i fondamenticoncettuali dell’opera di Eddie Martinez presentano una stretta affinità con StranieriOvunque – Foreigners Everywhere, il tema proposto da Adriano Pedrosa,curatore della Biennale Arte 2024. Martinez, infatti, è stato segnato daun’infanzia itinerante, priva di una convenzionale stabilità. Durante ilperiodo della sua maturazione, Martinez si è spostato con la famiglia da unaregione all’altra degli Stati Uniti, da costa a costa, spesso più diuna volta all’anno. L’inclinazione ad appropriarsi di frammenti diimmagini e temi deriva quindi dal suo background nomade. Tracce dei diversipaesaggi attraversati durante la giovinezza compaiono occasionalmente nella suaiconografia, che accoglie porzioni di immagini provenienti da una vitaitinerante, riviste e trasformate di opera in opera. Martinez si è sentitoperennemente straniero, indipendentemente dal luogo di permanenza, fino aquando, da adulto, ha messo radici a Brooklyn.
Il disegno è stato l’elemento cheha dato continuità a Martinez nel corso della sua vita, avendo iniziato apraticarlo in giovane età. Anche quando era costantemente in viaggio, imateriali portatili gli hanno permesso di investire nel disegno come pratica dibase, che da allora costituisce la spina dorsale del suo lavoro. Il disegno hafornito a Martinez un senso di casa, dandogli conforto e permettendogli diesplorare la sua immaginazione; a sua volta, il disegno è diventato il motoregenerativo delle sue pratiche pittoriche e scultoree.
Si legge nel testo di Alison M.Gingeras: «Cosìcome il tema curatoriale della Biennale abbraccia la nozione di “Homo Migrans”– la supposizione che essere umani significhi migrare, spostarsi fisicamente,cambiare mentalmente e attraversare culture e identità – così fa l'universovisivo dell’opera di Martinez. L’artista ha permesso al suo lavoro di migrareformalmente e concettualmente dall’eredità del disegno automatico edell’astrazione praticata dal gruppo CoBrA alla sua peculiare interpretazionedella figurazione fumettistica post-Philip Guston, nonché alla sua insolitarivisitazione di vari generi classici dell’arte come le nature morte e laritrattistica. La sua pratica sperimentale ed eterogenea è in continuaevoluzione: utilizza diversi media come se cercasse sempre di rendere il suolinguaggio visivo estraneo a se stesso».
Il titolo Nomader sintetizza il rapporto diMartinez con le forme e le idee, passando dal disegno alla scultura e allapittura, dalla figurazione all’astrazione e viceversa. Questo neologismosuggerisce sia il tema del nomadismo, fisico e culturale, sia un gioco foneticosulla pronuncia americana che suona come “no matter” (non importa).Entrambi i significati risuonano con l’opera dell’artista e con il suoimmaginario.
«Sono onorato di rappresentare laRepubblica di San Marino alla Biennale Arte 2024 – dichiara Eddie Martinez – e sono grato al team di FRIstituto d’Arte Contemporanea S.p.a. che ha organizzato il Padiglione e hascelto un artista al di fuori dei propri confini per rappresentarli sulla scenamondiale. Sono anche grato ad Alison M. Gingeras per la sua continua collaborazionee per la sua coraggiosa ricerca sulla pittura e sulle sue possibilità. Questoprogetto è il risultato di un viaggio di oltre dieci anni, che traduce il miolessico visivo e lo porta verso nuove terre, metaforiche e letterali».
Concepita appositamente per glispazi de La Fucina del Futuro, un’ex bottega fabbrile nel cuore del sestiere diCastello, l’installazione ideata da Eddie Martinez e Alison M. Gingeras intendedare allo spettatore pieno accesso al processo creativo dell’artista. Nellaprima sala è allestito un tavolo trapezoidale con un’ampia selezione di disegni e alcune sculture inbronzo, chel’artista ha realizzato assemblando vari materiali di scarto trovati sullaspiaggia di Long Island. Intorno al tavolo è esposta una selezione di dipintirealizzati appositamente per il Padiglione San Marino. L’installazione delle operepittoriche continua quindi nella seconda sala. Sia le sculture che i disegnisono parte integrante dei processi concettuali e formali migratori cui Martinezsi sottopone per produrre i suoi dipinti su larga scala.
Maggiori informazioni relativealla partecipazione nazionale sammarinese alla Biennale Arte 2024 sono disponibili all’indirizzo www.biennaleveneziasanmarino.com, Facebook @biennaleveneziasanmarino, Instagram @biennalevenezia_sanmarino. Hashtag ufficiali: #biennaleveneziasanmarino -#eddiemartinez - #nomader.
Eddie Martinez (n. 1977, Gordon Naval Base,Connecticut) è un pittore e scultore americano che vive e lavora a Brooklyn,NY. Martinez è noto soprattutto per le sue opere a parete di grandi dimensioniche incorporano figurazione e astrazione, pittura e disegno, mettendo in primopiano il forte segno grafico che lo contraddistingue. L’artista posizionaspesso le sue forme e figure su sfondi monocromatici che servono a delineare edenfatizzare i suoi gesti audaci nel realizzare i dipinti attraverso la combinazionedi tecniche come olio, smalto e vernice spray, e spesso includono oggettitrovati. Martinez utilizza questi oggetti recuperati anche nella costruzione diopere tridimensionali, combinandoli e gettandoli in bronzo. Le sculturerisultanti ricordano le forme esuberanti che dominano le sue tele. Martinez haesposto in gallerie e musei di tutto il mondo, con mostre personali al TheDrawing Center di New York, al Davis Museum presso il Wellesley College inMassachusetts, al Bronx Museum di New York, al Yuz Museum di Shanghai, alMuseum of Contemporary Art di Detroit, e più recentemente allo Space K diSeoul. Il suo lavoro è incluso nelle collezioni permanenti di istituzioni comeil Thyssen-Bornemisza Museum, il Carnegie Museum of Art, la National Gallery ofArt e l’Hirshhorn Museum di Washington DC, il Los Angeles County Museum of Art,il Museo Nacional Reina Sofía di Madrid, il Yuz Museum e The Morgan Library diNew York City.
Alison M.Gingeras è unacuratrice e scrittrice di base a New York e Varsavia. Gingeras ha lavorato comecuratrice presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il CentrePompidou di Parigi e Palazzo Grassi a Venezia. Attualmente, è curatriceaggiunta presso il Dallas Contemporary e guest curator presso il Museumof Modern Art di Varsavia, il Tel Aviv Museum of Art e il Museum ofContemporary Art di Miami, oltre a lavorare come curatrice indipendente.Conosciuta per il suo approccio erudito ma anarchico alla storia dell’arte,Gingeras ha organizzato diverse mostre innovative come Dear Painter, PaintMe: Painting the Figure Since Late Picabia al Centre Pompidou di Parigi(2002) e ha co-curato Pop Life alla Tate Modern di Londra (2009). Piùrecentemente, ha curato My Name Is Maryan presso il Tel Aviv Museum ofArt (2023). I suoi scritti appaiono regolarmente su periodici come Artforum,Playboy, Tate Etc., Spike, nonché in numerosi libri ecataloghi di mostre.
FR Istitutod’Arte Contemporanea S.p.a., azienda fondata nel 2006 a San Marino da Roberto Felicetti, VincenzoRotondo e Alessandro Bianchini, comprende i marchi FR Art Collection, FR WatchCollection, FR Art Events. L’attività si caratterizza sia per progetti diconsulenza all’interno del mercato dell’arte italiana, sia per l’organizzazionedi mostre dedicate ai principali artisti del Novecento storico italiano e delpanorama internazionale. Tra le esposizioni: Al di là della forma. Mostrasul novecento Storico Italiano (Palazzo Granieri della Roccia, Torino), Lafine dell’avanguardia da De Chirico a Guttuso, a cura di Vittorio Sgarbi(Galleria d’Arte San Marino, Palazzo Arzilli), la personale di Pablo Atchugarrypresso il Waterfront di Porto Cervo. FR Istituto d’Arte Contemporanea S.p.a. siconferma nel ruolo di organizzatore del Padiglione di San Marino alla BiennaleArte 2024 dopo i positivi riscontri ottenuti in occasione della 59. EsposizioneInternazionale d’Arte (Postumano Metamorfico, Palazzo Donà Dalle Rose,2022) e della 18. Mostra Internazionale di Architettura (Ospite Ospitante,La Fucina del Futuro, 2023).
sabato 20 aprile 2024
Calle San Lorenzo 5063B, Castello - Venezia - Venezia - Italy
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