Dell’umana dimensione. Arti e visioni contemporanee lungo la Via Emilia
Nell'ambito della rassegna "Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia”, un'esposizione collettiva alla Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Ducale di Pavullo nel Frig
Sabato 11rnnovembre 2023,rnalle ore 16.00, presso la Galleria d’arte contemporanea di PalazzornDucale di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, sarà inaugurata larnmostra collettiva “Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungornla Via Emilia” con opere di Karin Andersen, Nicola Biondani, AlessandrarnBrown, Erica Conti, Gianluca Groppi, Federico Lombardo, Dayana Montesano,rnMorgan O’Hara, Nunzio Paci, Flavio Pacino, Ilaria Piccirillo, Elisa Rossi,rnGiovanni Giacomo Sementi, Giulia Sensi, Giuliana Storino, Wainer Vaccari ernGioele Villani.
rnrnCurata da SimonarnNegrini (responsabile della Galleria d’arte contemporanea di PalazzornDucale), Tiberio Cattelani, Alessandro Mescoli e dallo staff dell’Associazionernculturale Ricognizioni sull’arte con la collaborazione di MarcellornBertolla, Giorgia Cantelli e Massimiliano Piccinini,rnl’esposizione si propone di valorizzare il lavoro di artisti affermati e inrnvia di affermazione, scelti tra accademie, collezionisti e gallerie dirntutta Italia, con una particolare attenzione al territorio, alle eccellenzernvicinali ed all’attività di scouting.
rnrn«Il percorsornespositivo – spiega il team curatoriale – inizia con le opere di KarinrnAndersen, artista visiva, plastica e divulgatrice che collabora comerndocente con Cittadellarte - Fondazione Pistoletto di Biella. Conosciutorninternazionalmente per le sue opere raffiguranti esseri zoo-antropomorfi, ilrnlavoro di Andersen tende a mettere in discussione la visione antropocentricarndell’uomo nei confronti dell’ecosistema naturale e degli organismi che lornabitano. Nella sala dedicata al gruppo di artisti bolognesi dello spazio di viarnMarsala, che condividono oltre all’amicizia anche i loro atelier, FlaviornPacino presenta un’installazione che vede protagonista l’anatomia umana,rnsintetizzata in un ricordo poetico e ridotta letteralmente all’osso, attraversornla realizzazione di un rachide ed un cranio in ceramica “faentina”. GioelernVillani porta negli spazi di Palazzo Ducale una installazione tecnologicarndove un dispositivo da lui inventato e programmato attraverso algoritmi realizzarndisegni delle sue stesse componentistiche, come se fosse la macchina a prendererncoscienza di sé e a riprodurre la propria anatomia. Ilaria Piccirillornpresenta un’installazione di disegni a grafite di grandi dimensioni dove l’anatomiarnumana, la rappresentazione e la figura risultano intrecciate e tessute insiemernsenza soluzione di continuità, tra slanci e metamorfosi, in un teatrorndell’umano. Giulia Sensi presenta una video-animazione – “Lo spiritorntuffatore”, 2022 – realizzatacon la tecnica stop-motion, dove un personaggiornsimbolico ispirato alle bambole Kachina della cultura Hopi nativarnnordamericana, esorcizza il rito di passaggio e la trasgressione socialernall’interno di una narrazione naturale. In una stanza dedicata, l’artistarnamericana Morgan O’Hara espone disegni performativi ottenutirnsincronizzandosi visivamente con i movimenti delle mani di persone impegnate arncompiere azioni rituali o del quotidiano. In un’altra stanza, GiulianarnStorino, pugliese di nascita ed insegnante all’Accademia di Brera, presentarnun’installazione in gesso ceramico che vede protagonisti i calchi delle suernmani impegnate a comporre nella lingua italiana dei segni LIS le parolern“mano-umano-umanità”. Nelle altre sale, due maestri della pittura, WainerrnVaccari e Federico Lombardo, e l’artista cesenate in viarnd’affermazione Erica Conti espongono opere pittoriche, acquerelli,rndisegni e digital painting, connotati ad un universo di figure che appartengonornad un tempo indefinito o “del mito”. Nunzio Paci presenta light boxrnottenute retro-illuminando vere e proprie radiografie su pellicola, sulle qualirnincide elementi vegetali, compiendo con il graffito l’'ibridazione tra uomo ernmateria naturale tanto cara a D’Annunzio nella raccolta “Alcyone”. All’internorndella mostra una sala è dedicata al “sacro femmineo”. Dayana Montesano uniscernsincreticamente al femminino sacro l’identità mariana e presenta due immaginirndigitali ottenute tramite l’intelligenza artificiale (AI), qui rappresentaternstaticamente su monitor per accentuarne la vitalità. Nella stessa salarnl’artista anglo-italiana Alessandra Brown presenta con la sua raffinatarntecnica a pastello un evanescente disegno che rappresenta la Madonna dellarnBruna di Matera. Il fotografo genovese Gianluca Groppi, erede di unarncultura fotografica registica più tradizionale ed intima, presenta un’“UltimarnCena” in bianco e nero, ricca di significati e riflessioni. Presente una granderntela di Elisa Rossi che guarda alla dea madre Gea, qui trattata ad unarnmaniera da realismo magico. Completa questa sala un dipinto olio su tela delrn‘600 di Giovanni Giacomo Sementi in prestito dalla Galleria d’ArternOssimoro di Spilamberto diretta da Sergio Bianchi. La scultura è presenternattraverso le ceramiche patinate dell’autore mantovano Nicola Biondani, chernrappresentano persone tratte dal quotidiano, di cui l’autore esteriorizzarnl’anima e la personalità, guardando al di sotto della maschera».
rnrnIl progetto è parterndella rassegna “Dell’umana dimensione”, promossa dall’Associazionernculturale Ricognizioni sull’arte per riportare l’uomo al centrorndell’interesse artistico ed umanistico, attraverso l’analisi delle suernpeculiarità. Centrale è il tema identitario, analizzato attraverso le trernprincipali dimensioni che caratterizzano l’essere umano: fisicarn(figurazione, anatomia, rapporti tra uomo e uomo, tra uomo e ambiente ed ilrntransumano), mentale (ragionamento, razionalità e, attraverso lernemozioni, la nascita di una tensione che differenzia l’uomo dalla macchina erndall’animale), spirituale (lo slancio verso l’alto, il silenzio, ilrnrapporto con il divino, il misticismo, il mito classico ed il sacro). Un progettorndi rete che, fino a settembre 2024, coinvolgerà 54 artisti, 25 curatori erncritici d’arte e numerosi musei, luoghi storici e di particolare pregio,rngallerie e spazi privati nelle provincie di Piacenza, Reggio Emilia, Modena,rnBologna e Ravenna, ripercorrendo la traiettoria tracciata dalla via Emilia, fondamentalernasse viario, ma anche direttrice di scambio culturale, di sperimentazione ernconoscenza. La rassegna “Dell’umana dimensione” gode del patrocinio dellarnRegione Emilia-Romagna e dei Comuni di Pavullo nel Frignano, Vignola,rnCastelnuovo Rangone e Piacenza per la sede di Palazzo Farnese.
rnrnL’esposizione dirnPavullo nel Frignano, allestita con il supporto di MarsalaDue e Antonio DernFalco - Bologna, Traffic Gallery - Bergamo, Marina Bastianello Gallery -rnVenezia, Collezioni Cattelani e Tiberio Cattelani - Modena, è accompagnata darnun catalogo stampato da Duplikamente con testi di Daniele Cornia,rnEnrico Turchi, Alessandro Mescoli, Marcello Bertolla e Christian Guizzardirne la documentazione fotografica di tutte le opere. Nel corso della mostra èrnprevista la performance live transmission di Morgan O’Hara.
rnrnL’esposizione èrnvisitabile nei seguenti orari: sabato e domenica 16.00-19.00, su richiesta darnlunedì a sabato 10.00-12.30, martedì e giovedì 15.00-18.00. Per informazionirnsulla mostra: T. +39 0536 29022 / 29026, cultura@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it,rnwww.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it.rnPer informazioni generali sulla rassegna: T. +39 059 783519, M. +39 339 3921900 ricognizionisullarte@gmail.com, www.ricognizionisullarte.it, www.facebook.com/ricognizionisullarte, www.instagram.com/ricognizionisullarte.
sabato 11 novembre 2023
Via Giardini 3 - Pavullo nel Frignano - MO - Italy
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