Transiti Second Step: 21.000 Euro raccolti per AMMP Onlus
Oltre 20.000 Euro raccolti per AMMP Onlus in occasione della seconda tappa di “Transiti”, progetto benefico ideato e curato da Raffaella A. Caruso.
Oltre 20.000 Euro raccolti per AMMP Onlus in occasione della seconda tappa di “Transiti”, progetto benefico ideato e curato da Raffaella A. Caruso. Dopo la mostra inaugurale all’interno di Palazzo Lascaris a Torino nel 2019, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte e dall’Associazione Maria Madre della Provvidenza Onlus, “Transiti Second Step” è giunto a Santo Stefano Belbo (CN), ospite del ristorante stellato Guido da Costigliole del Relais San Maurizio e del suo patron Andrea Alciati, di cui sono noti l’amore per l’arte e la sensibilità sociale. Le donazioni liberali raccolte nel corso della serata offerta da Andrea Alciati lo scorso 26 settembre, che ha visto come partner le aziende Vital Plus Active e OM Yogin, andranno a sostegno di un progetto di aiuto internazionale: la costruzione di un orfanotrofio a N’Sele, comune della città di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, con annessa scuola di formazione, per dare ai bambini di strada non solo un tetto, ma anche un’educazione professionale che li renda indipendenti e autonomi nel costruire il proprio futuro. La casa d’accoglienza verrà intitolata all’ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi proprio in Congo lo scorso febbraio durante una missione umanitaria. L'esposizione, visitabile fino al 30 ottobre 2021, raccoglie 30 opere donate da artisti di primo piano in ambito nazionale ed internazionale, idealmente suddivise in tre sezioni (Gli artisti del mondo, Le scritture del mondo, Transiti) e poste in dialogo con lo spazio che le ospita, tra intrecci, suggestioni e rimandi di luce e colore alla pietra langarola con cui è costruito il sito del ‘600. Ai maestri di “Transiti” (Gianni Asdrubali, Davide Benati, Max Bi, Dario Brevi, Ezio Bruno Caraceni, Amanda Chiarucci, Antonio Ciarallo, Paolo Conti, Marcello De Angelis, Erk14, Feofeo, Reale Franco Frangi, Theo Gallino, Riccardo Gusmaroli, Mimmo Iacopino, Pietro Iori, Giovanni Lombardini, Umberto Mariani, Sandro Martini, Juan Eugenio Ochoa, Josè Demetrio Peña, Fernando Picenni, Graziano Pompili, Ludmilla Radchenko, Marco Nereo Rotelli, Shinya Sakurai, Arjan Shehaj, Mario Surbone, Telo, Teso, Jorrit Tornquist, Caterina Tosoni), progetto per sua natura itinerante e in divenire, si è aggiunta donando la propria opera “Mission ImPOPsible” l’artista siberiana Ludmilla Radchenko, madrina della serata. Dopo gli interventi della curatrice Raffaella A. Caruso e di Ludmilla Radchenko per i contenuti artistici, del dott. Bruno Cavallo, presidente di AMMP Onlus, e di Alessandro Cavallo, responsabile del Progetto Congo, è iniziata una gara di solidarietà che ha permesso di raccogliere 21.000 Euro. In un momento di corale commozione la piccola Eva, figlia di Ludmilla Radchenko e di Matteo Viviani, ha voluto donare un suo disegno a sostegno del progetto. In maniera estemporanea e con la simpatia e l’incisività che sempre contraddistingue i suoi interventi, Matteo Viviani de “Le Iene” si è prestato ad un intermezzo durante il quale i collezionisti hanno fatto a gara per aggiudicarsi l’opera. In occasione della mostra d’esordio di “Transiti”, allestita nel 2019 presso Palazzo Lascaris a Torino, è stato stampato un catalogo a cura di Raffaella A. Caruso con ricco apparato iconografico e biografie ragionate degli artisti. Per informazioni: www.ammp.it. Il ristorante Guido da Costigliole del Relais San Maurizio si trova all'interno di una delle dimore più esclusive della Langa, un monastero francescano completamente ristrutturato nel rispetto del disegno originario. Inaugurato nel 2002 da Andrea Alciati, affonda le proprie radici nel modello di ristorazione portato avanti a partire dagli anni Cinquanta da Guido e Lidia Alciati con il ristorante “Guido” a Costigliole, fondato sulla ricerca di materie prime genuine reperite da produttori locali. Ricavato nelle antiche cantine del monastero, il ristorante è caratterizzato dalle pareti in pietra di Langa originali e dalle volte con mattoni a vista, arricchite da opere d’arte appartenenti alla collezione del ristoratore, alcune delle quali realizzate da autori piemontesi. In estate la terrazza Monterosa, affacciata sulla cucina, offre una vista unica sui vigneti e sulle Langhe che si estendono fino alle Alpi.
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