MAGGIO 2009
“Techne- Immagini di parole” è un articolato progetto culturale che presenta alcuni elementi di interesse e di novità, tra i quali l’obiettivo di perseguire un dialogo tra diverse forme artistiche.

Ad ogni immagine, dipinto o disegno, è infatti affiancata una poesia di Alessandro Moscatelli, che è parte integrante dell’espressione artistica. In questo modo sono molteplici le suggestioni che possono stimolare i visitatori. L’appuntamento senigalliese fa seguito ad una analoga iniziativa che si è svolta a Ripe alcune settimane fa e che ha registrato un positivo riscontro di pubblico. Collaborano, come espositori, numerosi artisti: Pamela Aquili, Jessica Bruni, Serena Dellisanti, Elena Giustozzi, Chiara Moretti, Anjeza Rama, Alba Thano, Cristina Turchi, Lucia Le Zhao Huang.

L’evento culturale è contrassegnato anche da una lettura di poesie dei “Vagantes”, un gruppo di artisti composto da Andrea Mazzanti, Paolo Mazzanti, Silvia Candelaresi, Nadia Ciaffi e dal curatore della mostra Alessandro Moscatelli (i Vagantes), che avrà luogo domenica 17 maggio alle ore 18, con al termine un piccolo buffet offerto dagli organizzatori.

BRANO TRATTO DA UN ARTICOLO APPARSO SU "IL CORRIERE ADRIATICO" 26/09/2009in occasione della tradizionale Fiera di San Settimio (dove io ho eseguito ritratti dal vero)
"...se ne vanno anche gli artisti, capaci di rendere colorata,piacevole e accattivante la fiera, ma qualcuno ha colpito dritto al cuore, con il prodigio della sua arte, il lavoro delle mani e l'ingegno.(...) abbiamo ritrovato la giovane Cristina Turchi, che dal 2004 non manca una fiera.Ci piace vedere una somiglianza tra la grazia del suo tratto mentre sorride ai bambini in posa e il ricordo del compianto maestro Mondo Giuliani: lui non mancava mai agli eventi Jesini, con le sue inseparabili tavolozzesporche di colori, i fogli e la matita. La tradizione del ritratto, fatto in cinque minuti scarsi da un tratto veloce e preciso, rivive in questa artista di Castelleone di Suasa.

APRILE 2005 - Stralci di testi critici

"Cristina Turchi evoca paesaggi plumbei, arene di un disastro nell'attimo del farsi o nell'immobilità dell'accaduto.
Attraverso una pittura scabra che non concede nulla a piacevolezze visuali, descrive con sapiente abilità pittorica immagini che sono profondamente radicate nel nostro tempo.
Le sue non sono opere meramente descrittive ma, dotate di una forte connotazione espressiva, denunciano un'attualità fatta di eventi ambientali traumatici, tragedie di un mondo divorato da chi lo abita."

(Testo del prof. Maurizio Cesarini, in occasione della collettiva "Confronti", San Giorgio di Pesaro, Aprile 2005)