Nuove opere per Cristina Sodano, artista emergente in evoluzione continua.
a cura di Monica Pasero
La pittrice, Cristina Sodano, in queste sue nuove ed esclusive Opere, cresce, dà il meglio di sé e lo fa con un’evoluzione artistica, di grande importanza, che apre la strada a una visione sulla ritrattistica del tutto innovativa, evidenziando su tela concetti rivoluzionari, in cui i soggetti, esposti, ricreano, appunto, una visione del tutto nuova sull’ uomo. Un’identità evoluta dai tempi che cambiano. Oggi, l’essere umano ha modificato sia le sue caratteristiche fisiche che mentali creando, nel tempo, generazioni figlie o schiave, per meglio dire, del benessere e delle nuove tecnologie. L’essere umano diviene un modello preconfezionato che lo porta a pensare ad un’esistenza schiava del sistema. Vittima inconsapevole di uno stile di vita che lo attrae con il benessere e lo intrappola, omologandolo alla massa. Automa è il termine esatto che oggi evidenzia la nuova generazione: uomini e donne, burattini, portati ad una vita legata a modelli di stile e benessere non sempre consoni allo spirito ma, bensì, indottrinati ad un cammino materialistico, voluto da una società progressista e meccanizzata; così che, anche l’origine umana cambia. E la Sodano, in queste sue raffigurazioni, riporta egregiamente questo simbolico mutamento della razza umana: Protoumano 1 e 2 si differenziano per alcune difformità di forme e colore riconducibili all’ essere femminile che ritroviamo nel Protoumano 1 e a quello maschile nel Protoumano 2; le due opere possono essere affiancate alla figura dei nuovi Adamo ed Eva, rappresentandone l’evoluzione, intercorsa, dalla nascita del mondo a oggi. Figure apparentemente inespressive, occhi fissi, incolore, vuoti simboleggiano appieno l’oscurità che, oggi, invade il Pianeta. La loro inespressività, apparente, ci riporta alla riflessione del grande vuoto esistenziale che vive oggi l’uomo; le forme statiche, quasi assenti, inconsapevoli, a prima vista, aprono alla riflessione su quanto il genere umano e la visione totalitaria di esso stia cambiando. Un’altra opera, degna di merito, è l’Erborista. La Sodano simboleggia, in questa sua creazione, l’importanza della persona, come tale, senza stereotipi sociali e culturali, portando ad elevare la creazione in sé. L’osservatore giungerà ad identificare la parte sociale, di essa, solo tramite il titolo che lo indurrà a riconoscere la persona anche sotto un profilo collettivo; ma il titolo, come spiega la Sodano, è irrilevante: lo stesso volto potrebbe avere un'altra collocazione pubblica. In queste opere il suo intento è in primis esaltare la persona e ciò che la identifica socialmente non è basilare. Lo stile della Sodano è deciso, forte, coraggioso: pennellate di carattere come lo è lei! Che apre nella sua carriera artistica una nuova pagina di cui sentiremo sicuramente parlare.
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