La terra di nessuno

olio, Tela, 1983

LA TERRA DI NESSUNO
E’ un olio su tela di cm 50x60 del 1983. Ha una impostazione quasi teatrale, con una atmosfera sospesa e silenziosa (caratteristica comune ad altre opere).
L'opera tratta della religiosità umana. Intesa come intimo desiderio della persona di dare un senso alla propria esistenza. E tratta quindi, di conseguenza della filosofia, definita da Bertrand Russell come "la terra di nessuno", territorio su cui da sempre si scontrano, anche con violenza e veemenza, fede e ragione.
Il cielo è rappresentato come una caverna per dare quel senso di vuoto e solitudine cosmica che si prova trovandosi da soli in una immensa caverna, buia e tombale.
Al centro, il sole, con forte contrasto rispetto ai restanti colori scuri e freddi.
Nel sole è rappresentato un embrione umano, fonte e mistero di vita.
Sulla destra un filosofo, sulla sinistra una grotta con una sagoma raffigurante il volto di Cristo al cui interno si trova Psiche (dea greca). Il tutto a voler dire che la religione si evolve, si contestualizza con la stessa evoluzione umana; dipendendo quindi dal tempo e dallo spazio. Ciò che non cambia è la religiosità umana che va al di là delle varie manifestazioni religiose.
Sulla linea dell'orizzonte un'isola che ha una forma di una colomba che vola verso la risoluzione del mistero della vita.
Un'isola le cui montagne hanno forma di cattedrali per significare che così come le montagne sono elementi naturali anche la religiosità (le cattedrali) è una caratteristica naturale propria dell'animo umano. E' la caratteristica che dà essenza all'anima stessa.
Tali montagne sono però coperte dal gelido ghiaccio che rappresenta la fredda ragione, la cinica scienza.
Anche il ghiaccio però è un elemento naturale e necessario della terra, così come la ragione è assolutamente necessaria all'animo umano. Perchè solo con la ragione si possono avere dubbi e solo con i dubbi è possibile spostare l'orizzonte sempre più avanti per dare un senso anche a non trovare senso

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