Riflessi di sè

Acrilico, Tela, 2013

Questo dipinto vuole comunicare una forte carica intimistica.
Stilisticamente la composizione raffigura due momenti diversi di riflessione o due momenti diversi della vita.
Un tramonto rappresentante l'esperienza di ognuno di noi di perdersi davanti allo spettacolo della natura e di perdersi nell'oblio conseguente la ricerca del senso della propria persona e del proprio destino.
Il tempo della nostra vita che trascorre rappresentato dalle pagine che volano via.
C'è poi la riflessione dell'uomo che dopo tanta strada percorsa si interroga ancora sui suoi limiti e sul suo destino e se è riuscito a soddisfare quell'onere importante che è quello di cercare di conoscersi per migliorarsi.
L'uomo come animale ha sì i piedi nel fango, ma in quanto uomo ha lo sguardo rivolto al cielo.
Con l'acquisizione del concetto del sè, della consapevolezza del proprio io, l'uomo abbandona lo stato della natura avviandosi in quello della cultura e acquisisce anche la consapevolezza di un obbligo etico e morale: l'obbligo di meglio conoscersi per migliorarsi. Di estrarre dalla sua forma naturale e rozza l'uomo trascendentale e di perfezionarlo fino a farlo riflettere di luce propria.
Ma quando tutto ciò sarà raggiunto sarà la dea Psiche a far capire che con le pagine del tempo volate via ognuno di noi assomiglierà sempre più a sè stesso.

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