Massimo Campi
Personale di pittura
"La metropoli è un’interlocutrice privilegiata per gli occhi di Massimo Campi. Sotto i molteplici cieli romani, unici come anche Savino e Mafai riconobbero, Campi ha la stessa percezione, cogliendone espressioni, sospiri, silenzi: una capitale che vive di vita propria, anche senza i suoi numerosi e frenetici inquilini. Perciò vale la pena alzare lo sguardo soltanto un po’, ed emozionarsi a ogni profilo e per tutti i lineamenti accarezzati dai colori di quella volta.
Eppure non sono paesaggi sospesi, né metafisiche città. Le delicate sfumature, anche dietro il filtro di una vetrata, non annullano l’ora. Ma neppure lasciano intuirla: sono fatti di qui e ora, sono tangibili quanto la memoria e l’occhio che li scelti. Sono spazi con un loro tempo, un momento che può esser definito solo come tempo dell’arte, lontano da qualsiasi orologismo duchampiano, perché sospeso in quella regione che fa della creazione artistica più che tempo.
L’umanità, dal canto suo, raramente trova posto nelle intuizioni metropolitane dell’artista. Un sottofondo, a volte. Altrimenti, diventa sola e incontrastata protagonista, con le sue quotidianità, con i suoi attimi che si fanno macroscopici fino a invadere la tela. Giganti spesso soli, troppo presi dalle proprie incombenze e troppo dentro ai propri pensieri per concedersi a qualsiasi attenzione di un osservatore. Ed è la città, questa volta, a fare da sottofondo."
Matteo Olivieri
venerdì 13 novembre 2015
via Pietro Cavallini n°27 - Roma - Roma - Italy
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