Coral Torrents secondo Vittorio Sgarbi
Coral Torrents è un'artista che si esprime in un linguaggio astratto-informale, in quanto il suo tema è solo raffigurabile in un pensiero pittorico iconoclasta. Questa pittrice ha infatti il coraggio di dipingere l'infinito e di immaginarlo secondo la sua sensibilità e, soprattutto, secondo la percezione ordinata che dimostra di avere dello spazio e della natura. Da questo suo stato d'animo tutt'altro che romantico, nascono dipinti elaborati in chiave polimaterica su tavola, che si avvalgono di una formulazione dove l'istinto si coniuga con un'ottima scuola compositiva, con la preparazione accurata dei diversi materiali e delle cromie e, infine, con una stesura rapida e sapiente. Per Torrents la tavola appare sempre troppo piccola per rappresentare la sua idea di infinito, e per carpirne la lezione profonda. Il suo modo di fare pittura agisce sotto la spinta di una violenza controllata, che sicuramente procede assecondando quegli stessi automatismi che sono appartenuti al suo realismo informale, di cui prosegue l'avventura in un'espressività del tutto originale. Questa pittrice rileva un talento singolare, e si potrebbe persino dire eccentrico: sottraendosi infatti all'iconografia tradizionale, riferisce la sua acquisizione del non riconoscibile in una chiave contemplativa, senza tuttavia rinunciare a farsi guida per l'osservatore lungo un percorso visivo che si esalta nella luminosità di un tracciato che molto spesso evoca immensità assiderali. La sua meditazione sembra sgorgare da momenti emotivi che si traducono in narrazioni energiche e fluide, rappresentate in una calligrafia che si avvale di elementi costitutivi astratti, capaci di riempire l'indefinitezza di uno spazio aereo. Coral Torrents esplica nella sua pittura una fervida energia intellettuale, che tramite l'atto creativo compone ritmi musicali di colore corrugato, luminescente e pulsante su profondità materiche e scure. La sua cifra stilistica personale traduce l'idea più che di cieli notturni, di una spazialità che va evidentemente ben oltre la definizione di una mappa terrestre o celeste. Le sue fantasie trascendono dalle costrizioni che solitamente appartengono all'espressività astratta, in quanto le innalza verso una sorta di raffigurazione tutta mentale, emotivamente depurata da una procedimento che guarda all'assunto descritto con intonazioni oggettive. La pittura di Torrents si definisce nel controllo equilibrato della sua vocazione visionaria, e nell'azione pittorica fatta a volte di spesse campiture cromatiche e polimateriche, che lasciano trasparire il secondo piano della tavola su cui ha apposto la base scura, e altre volte di segni fortemente rilevati, che denotano lo spazio secondo una geometria solo ordinata e nitida. Questi lavori potrebbero infatti essere considerati una sorta di diario, ovvero come la trascrizione di un dialogo interiore di carattere filosofico sull'infinito, che evoca contemplazioni di sapore leopardiano. La tavolozza diventa così l'elemento di elaborazione di una poetica fatta di interrogazioni e di risposte non solo visive, ma anche portatrici di una dimensione tattile, quasi scultorea, la quale traduce in corporeità il moto universale e le forze che governano i cicli della natura. Un macrocosmo di questa natura può quindi essere percorso da un gesto abile e comunicativo, perseguito dalla mano sicura di una pittrice che conosce le potenzialità di significato degli stacchi tonali e delle macchie di luce.
Vittorio Sgarbi [Critico e storico dell''Arte]
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