Remo Bianco al Museo del Novecento. Una mostra antologica per riscoprire l'opera del grande artista milanese
Al Museo del Novecento a Milano è in corso la mostra "REMO BIANCO Le impronte della memoria", curata da Lorella Giudici, con la collaborazione della Fondazione Remo Bianco, costituita nel 2011 con finalità di studio, tutela e valorizzazione artistica di Remo Bianco e delle sua opera.
La mostra dedicata a Remo Bianco rientra nel percorso di ricerca condotto dal Museo del Novecento sulla Seconda metà del Novecento
attraverso la presentazione di alcuni dei suoi protagonisti, con un’attenzione a coloro che hanno lavorato, con felici esiti sperimentali, nel territorio milanese.
Esposte oltre 70 opere dell’artista, che ripercorrono le fasi della sua ricerca, rappresentandone i percorsi di vita e di lavoro, intrecciati in un flusso di straordinaria energia creativa.
Dalle 'Impronte', calchi in gesso, cartone pressato o gomma ricavate dai segni lasciati da un’automobile sull’asfalto, o da tracce di oggetti comuni, come giocattoli o attrezzi ai 'Sacchettini -Testimonianze', realizzati assemblando oggetti di poco valore - monete, conchiglie, piccoli giocattoli, frammenti - in sacchetti di plastica fissati su legno e appesi come un quadro; dalle prime opere tridimensionali – i '3D' - in materiale plastico trasparente o vetro e, successivamente, su legno, lamiera e plexiglas colorato, dove l’immagine è la combinazione di figure poste in successione su piani differenti, che ne esaltano la profondità alla serie dei 'Collages', basata su un effetto combinatorio di immagini, realizzate con la tecnica del dripping su un unico piano, di tela, carta o stoffa; dai magnifici 'Tableaux Dorés', uno dei cicli più noti dell’artista, con sfondo bicolore, trattato a olio o a smalto, su cui sono disposte le foglie d’oro oppure con sfondo monocromo realizzati con paglia o stoffa alle opere di Arte sovrastrutturale che esprimono l’esigenza di fissare nella memoria in modo indelebile ricordi e realtà, come le Sculture neve, teatrini poetici i cui protagonisti sono oggetti comuni tratti dal mondo dell’infanzia, della natura o della vita quotidiana ricoperti di neve artificiale e disposti in teche trasparenti ai 'Quadri parlanti', tele non lavorate in cotone bianco o nero, oppure impressionate con fotografie, sul cui retro sono posizionati degli amplificatori che, all’avvicinarsi dello spettatore, si attivano emettendo suoni o frasi registrate dall’artista. Il più noto è “Scusi signore…” dove Bianco si auto-ritrae con il dito puntato, immagine già utilizzata nel 1965 quando, in occasione di una personale alla Galleria del Naviglio, la foto compariva su tutti i tram milanesi a coinvolgere l’intera comunità.
L’esposizione al Museo del Novecento ripercorre il ricco e sorprendente percorso di Remo Bianco esplorando proprio il tema della memoria, attraverso le sue opere e tramite un’ esaustiva documentazione d’archivio: cataloghi, manifesti, articoli e fotografie d’epoca.
INFO: https://www.museodelnovecento.org/it/visita
Ingresso alla mostra compreso nel biglietto del Museo.
venerdì 5 luglio 2019
Piazza Duomo 8 - Milano - Milano - Italy
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