"Universi paralleli": la personale di Carlo Massobrio arriva a Mondovì CN
14-28 maggio 2016
Sabato 14 maggio alle ore 18 a Mondovì presso la sede dell’Associazione Culturale La Meridiana Tempo in piazza San Pietro 1, verrà inaugurata la mostra “Universi Paralleli”, curata da Carlo Massobrio, coloritore fuori mano.
Scrisse Fernando Pessoa: “Debbono esserci isole verso il sud delle cose dove soffrire è qualcosa di più dolce, dove vivere costa meno al pensiero, e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali né al giorno del mese o della settimana che è oggi”.
Il titolo della mostra preso dall’ultimo lavoro musicale degli Arti & Mestieri si riferisce a quei mondi lontani, a quelle isole che, in fondo, sono dovunque, basta trovare il “mare” che le circonda. Sono universi piccoli, le isole, “universi paralleli”, appunto. Come quell’insieme di lavori che l’autore, che non ama farsi definire “artista”, propone in un cangiante mondo di colori, materiali compositi, accostamenti apparentemente arditi e casuali.
La cifra dell’arte di Massobrio è una trama di segni e simboli, che emerge nei blu marini, nei gialli aranciati, nelle ocre pallide, come alcune case di borghi, si urbani, ma ancora rimasti immuni dalla dimensione della città, con il suo andamento ritmico e ondulato riempie lo spazio disponibile della superficie dell’opera, pur rispettandone rigorosamente i confini. Ogni quadro si trasforma così in un teorema di pura visione pittorica, che l’artista complica infinitamente, con fare ripetitivo ed esuberante, accompagnandolo poi a dei titoli molto elaborati, densi di rimandi mistici, mitologici e fiabeschi. Sono sempre i dati percettivi e la tessitura segnica a interessare l’artista, che nelle sue ultime opere su legno si diverte a tracciare immagini del mondo reale, però sfocate e deformate, poi stilizzate fino all’astrazione.
E poi la musica. Altro grande amore di Massobrio. Passione adolescenziale che è rimasta, si è sedimentata, diventando parte indispensabile della sua storia personale, che è anche quella di un’intera generazione. Le note degli “Area”, del “Banco di Mutuo Soccorso”, Bob Dylan e la “West Coast” accompagnano la narrazione grafica, a volte affiancandola coi testi o nei titoli. Musica di un’epoca, quando c’era chi aveva voglia di sognare e di pensare utopie, che poi sono affogate nella “Milano da bere” degli ultimi lustri del secolo scorso. Ma i sogni restano, ritornano dolci a raccontarci cose: favole mondane e vite pensate anche se non vissute.
Sogni, le casette infantili e improbabili che emergono dai quadri. Paesaggi segnati da stesure di colore ampie e poi, improvvisamente, frante da inserti estranei: fotografie, ritagli di giornale, pezzi di tela o rame, quasi un minimale composito multimaterico.
In ogni caso, dietro e dentro, vi è una storia, una dimensione “vissuta” che l’autore rende pubblica, “mette in piazza”, lasciando a chi guarda il compito e la volontà di “assorbirla”; entrare dentro la massa di colore, le materie, le case abbozzate e appena delineate e “farle proprie”. In modo lieve, evanescente e cangiante, come in fondo è cangiante ed evanescente la nostra esistenza, dove la memoria inconscia e l’emotività armonica hanno una rilevanza maggiore di quella che riteniamo; anche se la vita ci impone una falsa razionalità.
La mostra sarà aperta dal 14 al 29 maggio nei seguenti orari:
venerdì - sabato ore 16.30 - 19
domenica ore 10 - 12 / 16 - 19
martedì 14 dicembre 1999
piazza San Pietro 1 - Mondovì - Cuneo - Italy
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto