Master of freedom

olio, tela di cotone 60x60cm, 2008

La libertà di pensiero è uno dei nostri più grandi ed importanti tesori, talmente prezioso che è da salvaguardare, da proteggere, soprattutto di questi tempi dove si cerca continuamente di plasmare il pensiero della gente a seconda del volere di questo o quello schieramento politico, questa o quella ideologia (ormai vecchie, finite, antichi errori del passato che hanno comportato morte e distruzione librandosi sulle ali dell'ignoranza del fanatismo e della frustrazione popolare), ma al contrario del passato di questi tempi troviamo anche orde di multinazionali dalle possibilità economiche illimitate che influiscono quotidianamente sulle nostre vite attraverso pubblicità e messaggi continuamente ripetuti e studiati a livello psicologico tanto da plasmare la volontà delle persone, tanto da portarle a tradire addirittura quelle che sono e la loro cultura.
Quindi un pò come tanti manichini ce ne andiamo in giro con questo o quel marchio addosso consci del fatto che quel marchio è stato visto da milioni di persone, è conosciuto, è un marchio di qualità, è un marchio che trasmette un messaggio divulgato dalla pubblicità, un messaggio presciso, che ci può dare visibilità e maggiore considerazione in società, anche in questo ci schieriamo certo, quindi indossando un determinato capo noi ci facciamo un pò portabandiera di quel messaggio, lo condividiamo e ci diviadiamo anche qui da questa o da quella "tribù", un messaggio comunque non nostro! un messaggio omologato e mi ci metto anche io purtroppo, ovviamente pur stando attento agli acquisti che faccio più o meno, mio malgrado, rientro anche io come tutti in questo sistema, ma ritengo sia importante rendersene conto, riflettere sul fatto che con ogni nostra decisione, ogni nostra scelta, anche la più piccola la società nel suo complesso sta costruendo qualcosa e sta decidendo come deve girare il mondo...e lo vediamo tutti i giorni come sta girando il mondo...Di conseguenza quello che mi chiedo e vi chiedo è: siamo sicuri che le nostre decisioni non siano frutto di un condizionamento subdolo e sottile che si riflette sulla società arrivando fino a noi? E' sempre il discorso delle possibilità che ci vengono offerte, tutto è collegato al mercato e a quello che la gente vuole, ma se queste grandi multinazionali con il loro immenso potere economico hanno un enorme vantaggio sulle piccole realtà imprenditoriali, che puntualmente vengono schiacciate poichè impossibilitate ad avere la medesima visibilità i medesimi mezzi commerciali, impossibilitati a competere con certi prezzi (poichè probabilmente una piccola realtà non ricorre allo sfruttamento di popolazioni povere di conseguenza i costi di manodopera maggiori influiscono anche sul prezzo finale del prodotto), le nostre scelte saranno sempre limitate a determinati prodotti di giganti del mercato che certamente sono partiti da una piccola realtà, ma credo anche che nel mercato ci vogliano delle regole e limitazioni severe e che vengano rispettate, regole che non calpestino i diritti e la dignità umana, regole che consentano anche ad altre realtà di crescere.
Per questo nel mio piccolo e per quello che può contare se voglio mangiare un buon panino vado al bar, alla tavola calda o al chiosco del mio amico Italiano e non vado di certo al mercatone del panino.
Voglio dire, ci sentiamo davvero così piccoli e insignificanti da credere di avere maggiore successo nella società se vestiamo in un determinato modo? se frequentiamo determinati locali? se seguiamo la moda? se ci comportiamo seguendo determinati dettami mondani? se siamo su tutti i social network? Ci sentiamo davvero così stanchi, impotenti ed apatici da lasciar correre ogni problema che non ci riguarda direttamente? beh...in effetti se vogliamo essere sinceri si, a queste persone le cose credo girino meglio parlando in un'ottica di sistema con i suoi ingranaggi studiati per le masse che sono come ingranaggi ben oliati mentre quando cominci a porti delle domande serie provando a metterti in gioco e a mettere in discussione ciò che ci viene messo davanti agli occhi, quando vuoi sapere cosa c'è dietro allora vedrai il mondo e il comportamento delle persone da un altro punto di vista e diventerai un ingranaggio arrugginito non più utile allo scopo.
Il fallimento e la decadenza di un sistema dove l'umanità è nelle mani di un solo grande dio, il mercato, un dio malato fatto di poche persone che decidono le sorti dell'economia mondiale sulla pelle della gente e quello che più mi destabilizza è che siamo proprio noi a consentirglielo con le nostre scelte come ho già detto, dalla più piccola alla più grande, ogni mattina dovremmo guardarci allo specchio e sputarci in faccia alla luce della corruzione della manipolazione dello sfruttamento mascherato da offerta di sviluppo economico nei paesi più poveri, dell'inquinamento ecc.. di cui questi immensi giganti del mercato sono colpevoli, ripeto anche grazie a noi.
Anche questo quadro è una maschera di terrore, è uno "spauracchio" che vuole attirare l'attenzione su di se come gli altri quadri e che nasconde un messaggio ben preciso, che vuole indurre a riflettere sul mondo sulla realtà, sulle mode, le lobbies e sulle nostre decisioni.

Informazioni generali

  • Categoria: Pittura

  • Eseguita il: 05 novembre 2008

Informazioni tecniche

  • Misure: 60 cm x 60 cm x 3 cm
  • Tecnica: olio
  • Stile: figurativo/surreale
  • Supporto: tela di cotone 60x60cm

Informazioni sulla vendita

  • Collezione: Mirandola (Mo) collezione privata dell'Avv. Dott. Gianello Thomas
  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA91534
  • Archiviata il: 08/11/2014

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