Come nella sfera di cristallo
Come nella sfera di cristallo di una maga misteriosa, all'interno di un cerchio generato dalla frammentazione dello spazio-luce in particelle di colore, appare una figura femminile, quasi alchemico coagulo di materia generata da due mani arcane, appena visibili, che sembrano innescare, in punta di dita, la visione magica. Attraverso le dita infatti l'energia colorata, multiforme e dinamica dell'universo pittorico, che per alcuni aspetti evoca la pittura futurista, viene convogliata all'interno della sfera per donare alla figura che vi si materializza una vitalità sensuale, resa quasi fluttuante dalle morbide curve del corpo e dalla liquida sinuosità della capigliatura.
Proprio all'interno della macchia scura della chioma, anzi da essa evidenziati e quasi abbracciati, emergono il volto e la mano ad esso appoggiata, di una fisicità sensuale e abbandonica, ma al tempo stesso presente e materica, che ricorda certi particolari delle mirabili opere di Tamara De Lempicka.
Leonardo Poppa [Trainer coach, Regista teatrale e docente di tecniche dello spettacolo]
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