I Raggi - The Rays

penna/china , carta da disegno , 2014

Guardava l'orizzonte con indifferenza, non vedeva altro che barriere, si sentiva dentro una scatola, la sua vita era un recinto, un quadrato da cui non poteva uscire. Ma come un lampo, una stella, una speranza, vede un raggio di luce così forte da darle la forza di non voler più sopravvivere, ma vivere. La ragazza allora prende coraggio, il suo piede tocca la terra scura e tumida dalle lacrime, alza lo sguardo e vede le chiome oscillare al vento. Passo dopo passo entra nel bosco, la pioggia la bagna sempre di più, si toglie i vestiti e corre tra i rami resi aridi dall’inverno. Arriva a una betulla bianca, con le cicatrici nere che la caratterizzano, ed è stanca. SI appoggia al tronco e scivola sempre più giù, si sente risucchiata dall'oscurità e stremata si arrende, chiude gli occhi. Inizia il suo viaggio attraverso le sue paure, passioni, incertezze, inconsapevolezze che la travolgono e la risvegliano. Socchiude gli occhi. I suoi capelli, come rami, l'hanno abbracciata. I rami degli alberi l'hanno protetta dalla notte. Tra di loro guarda, e finalmente, vede i raggi. E' un disegno che, come tutta l'arte che produco, vuole indagare sull'inconscio e sulla nostra inconsapevolezza nei momenti in cui non siamo presenti a noi stessi, senza controllo, ci scopriamo, spaventati, ci conosciamo e ci amiamo.

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