MARAVEE CORPUS
PREVIEW
CORPO CINEMA
Videoproiezione a cura di Cinemazero
Performance al pianoforte di Claudio Cojaniz
CORPO GIOCO
Azione teatrale per gesti, parole e immagini
di e con Lorenza Franzoni
Intitolata Maravee Corpus. L’elogio del corpo come sistema sociale: l’identità plurale in fotografie, video, costumi, performance e tatuaggi, la tredicesima edizione della rassegna ideata e diretta da Sabrina Zannier, gestita dall’Associazione Maravee grazie al sostegno dell’Assessorato regionale alla Cultura e dell’azienda Gervasoni, main sponsor del progetto, riconferma anche quest’anno il varo della sua preview estiva a Pordenone, che si terrà lunedì 18 agosto alle ore 21.00 nel Chiostro dell’Ex Convento di San Francesco in Piazza della Motta 2.
Riconfermando per il terzo anno il felice sodalizio con il Comune di Pordenone, che ha inserito l’evento nell’ambito della rassegna Estate in città 2014, e la collaborazione con Cinemazero – anche quest’anno confluita in una nuova produzione artistica e in una vera e propria partnership organizzativa – Maravee cresce ulteriormente stringendo un significativo partenariato con il Comune di Gemona, che si aggiunge alle collaborazioni istituzionali ormai pluriennali con il Comune di Majano, le Obalne Galerije di Capodistria e il Liceo artistico Sello di Udine. Partenariati pubblici che, uniti all’ormai collaudato percorso di rete professionale e associazionistica radicata sul territorio e non solo e alle partnership dei privati, fanno di Maravee un virtuoso esempio di percorso sul quale continuare a costruire e diffondere cultura anche in tempi di crisi.
Dopo la preview pordenonese, Maravee aprirà i battenti il 31 ottobre al Castello di Susans-Majano (Ud) con mostre ed eventi, per poi proseguire la sua programmazione fino a gennaio 2015 al Palazzo Elti di Gemona e alle Obalne Galerije di Capodistria in Slovenia.
L’evento pordenonese di Maravee – sul format dello spettacolo a più voci, con artisti provenienti da ambiti disciplinari diversi – si annuncia come la preview di questa tredicesima edizione. Votata al tema del Corpo inteso come luogo di mutazione identitaria, mediante la ritualità del travestimento, del trucco, del tatuaggio, della performance e della creazione ambientale che tocca anche il tema della maschera, metterà in scena la trasformazione come elemento narrativo.
Lunedì 18 agosto alle ore 21.00, nel Chiostro dell’Ex Convento di San Francesco a Pordenone, in prima assoluta, si esibiranno il pianista friulano Claudio Cojaniz e l’attrice-autrice emiliana Lorenza Franzoni, nell’ambito di un duplice spettacolo, prima dedicato alla relazione fra cinema e musica, poi a quella fra performance, recitazione e immagine, che unitamente annunceranno il concept dell’intera rassegna.
In Corpo Cinema Claudio Cojaniz accompagnerà dal vivo al pianoforte la videoproiezione ideata e curata da Cinemazero, mettendo al centro della scena travestimenti e trasformazioni di corpi celebri del cinema, attraverso una collezione di momenti emblematici di film dal 1925 al 2011.
Troveremo attori che mutano il proprio corpo per essere fedeli ai personaggi e film che, grazie a illustri trasformazioni, sono entrati stabilmente nella memoria collettiva. Dal corpo celato dalla maschera al camuffamento dell’identità, dal concetto di alterità alla sua estremizzazione compiuta dall’attore che fa coincidere se stesso con il suo personaggio, si passerà dai grandi classici a vere chicche cinematografiche delle origini, il tutto costellato da inserti contemporanei, a dimostrare il fascino duraturo di questo tema.
Se con il doppio ruolo di Jean Marais in Fantomas 70 – il Fantomas per antonomasia – e il Jim Carrey di The Mask si apre l’appuntamento nel segno della maschera, la Mrs. Doubtfire di Robin Williams e A qualcuno piace caldo di Billy Wilder ci portano nell’ambiguo mondo del travestimento, e Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis, Tetsuo di Shinya Tsukamoto e The Twilight Saga: Breaking Dawn, Parte 1 (2011) di Bill Condon sprofondano nell’alterazione radicale al punto da creare un altro da sé. Il confronto tra L’uomo senza sonno e American Psycho mostra come l’attore Chistian Bale sappia infliggere importanti cambiamenti al suo corpo per ricoprire al meglio il ruolo scelto, con un processo simile a quello della Demi Moore del celeberrimo Soldato Jane, ossia facendo della propria fisicità uno strumento espressivo a tutti gli effetti. Se il vestito non fa il monaco, certamente fa però il supereroe, come dimostrano la serie TV degli anni ‘60 di Batman e il Superman III degli anni ‘80; mentre Il fantasma dell’opera, Dr. Jekyll e Mr. Hyde diretto nel 1931 da Rouben Mamoulian e Psycho di Alfred Hitchcock chiuderanno la serata con un crescendo di mostruosità, dalla deformazione dei tratti somatici alla devianza psichica, rigorosamente accompagnata dal travestimento del caso.
La musica composta da Cojaniz parte dalle colonne sonore originali dei film, ma stravolge presto questo riferimento in favore di una dimensione trasformata e reinventata per creare un’atmosfera spiazzante come i sorprendenti capovolgimenti sullo schermo. Trasfigurando ironicamente l’ambiente e il contesto, il pianista si libera del “semplice” compito dell’accompagnamento per scontrarsi con i motivi sonori noti e lavorare sul loro contrario.
Seguirà l’azione teatrale intitolata Corpo Gioco, che vedrà sulla scena l’ironica e divertente attrice e autrice emiliana Lorenza Franzoni, trasformista nel corpo, nella mente e nelle parole, anche attraverso immagini e oggetti. Cangiante e mutante, sempre attenta alle inclinazioni del corpo e dell’identità nella vita quotidiana, ma anche in quella cinematografica, la sua attività attoriale per Maravee Corpus afferma però la fedeltà a un’idea. Quella di un corpo come assemblea di organi intelligenti sempre connessi che comunicano nei modi più strani, rilasciando enzimi, profumi, informazioni per uso interno/esterno. Un corpo-giocattolo, perché si può vestire, travestire, modificare, pettinare, colorare, collezionare, lanciare in una corsa, usarlo per arrampicarsi. Il corpo è identità, umore che cambia anche nel sapore, è simbolo che viaggia nel tempo e nello spazio, è tutto ciò di noi che si può mostrare, vedere e toccare. Esistono corpi scelti – afferma Franzoni – corpi da ballo, corpi docenti, costituiti da moltitudini allenate che si presentano sparse o in formazione. I più sorprendenti sono i corpi sociali improvvisi, come un pubblico che ride, sussulta o sospira all’unisono in un cinema.
lunedì 18 agosto 2014
Piazza Motta 2 - PN - Pordenone - Italy
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