AMEN
espressioni d'arte contemporanea
AMEN espressioni d’arte contemporanea
Giacomo De Lauretis - Giuseppe Fortunato
Cingoli (mc) Spazio santo Spirito
Dal6 al 21 agosto orari 17 / 21 – Martedì e Sabato 17 / 23
Curatore Francesco Pieroni
Pres. Critica Daniele Taddei
Info Pieroni 3485611975
e-mai francopierono@live.it
DAL DI DENTRO
Ho avuto L'opportunità di ammirare le opere di GIACOMO DE LAURETIS solo di recente, ma sin da subito sono stato catturato dall'eleganza e dal rigore cromatico della tavolozza.
Momenti di solitudine, di ricordi, di pensieri, tutti dettati da emozioni e stati d'animo che l'accompagnano fedelmente nella sua esistenza.
Ogni opera realizzata porta con s’è un messaggio che sembra introdurci in un mondo fantasioso, ludico, leggero, dove le forme, apparentemente scomposte, giocano
spensieratamente con i soggetti.
I lavori di Giacomo de Lauretis vanno ancora oltre a consegnarci quella speranza che è riposta negli ideali e nei valori, oggi purtroppo sopiti.
Daniele Taddei
COLANDO
Giuseppe Fortunato, “Personaggio” curioso, oltremodo sensibile, riesce, come sovente succede agli Artisti che posseggono “pensiero e significato”, ad esternare, emozioni, passioni, con grande garbo e riservatezza.
Questi “stati d’animo”, pur condizionando a volte l’UOMO, trasferiscono all’ARTISTA quella energia, che abilmente gestita, ci permette di conoscere l’ identità interiore, sicuramente quella più nascosta.
Ed ecco allora le “COLATE”, forme libere nello spazio, con forme e cromatismi che si inseriscono nel tempo, con eleganza, rigore ed armonia.
Ancora una volta non dobbiamo cadere nell’errore di fermarci a ciò che l’occhio vede, quelle “colature” rappresentano una “miscellanea” di sentimenti che metaforicamente vengono magistralmente “centrifugati” e propostici come per incanto, per immaginazione.
Giuseppe Fortunato è paragonabile letteralmente ad “vulcano buono”, le sue “colature” sono assimilabili ad un magma, che fuoriesce dal di dentro, ma che egli, a differenza della lava” incontrollata”, riesce a sentire, guidare, ad elaborare.
Da quelle “forme materiche” che vengono da lontano, si intravedono messaggi di speranza per una esistenza migliore, dove l’amicizia deve ritornare ad essere protagonista della nostra vita.
Ciò che più colpisce, secondo la mia “lettura”, sono ancora quelle “figure colorate” che calcano la scena come in un copione,con una forza straordinaria nell’entrare direttamente nei nostri cuori.
Sono questi i propositi e gli auspici che idealmente ci trasferisce Giuseppe Fortunato per affrontare le avversità del quotidiano, anche quando in certi momenti ci si “affonda”, perché quelle “colature” a noi vicine, non rappresentano altro che le occasioni e le opportunità per farci “riemergere”.
Daniele Taddei
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