Arditi: gli impareggiabili !
la nuova rivisitazione grafica di Ivan Venerucci
Cent'anni fa l'Italia entrava in guerra contro l'Austria. Dopo due anni di massacri in trincea il regio esercito istituì una specialità di fanteria composta da reparti d'assalto che introdussero, nel loro addestramento al corpo a corpo, tecniche di jiu jitsu:gli Arditi, le fiamme nere.
Nella Scuola Reparti d’Assalto, a Sdricca di San Giovanni di Manzano l'addestramento era condotto con serietà e spregiudicatezza: tra le attività fisiche molta ginnastica, corsa e lotta corpo a corpo con armi (sopratutto la scherma di pugnale) e senza.
Ecco cosa scriveva la stampa americana nel 1918 a proposito degli Arditi:
GLI "ARDITI", I TEMERARI ITALIANI
[articolo dal quotidiano statunitense "HERALD JOURNAL" del 17 settembre 1918]
" L'Italia [...] ha un corpo che è stato originato solo per le imprese più temerarie, per le operazioni di dieci-a-uno-morte sicura; un gruppo di uomini che proprio a causa delle loro speciali missioni piuttosto romantiche, è soggetto solo ai loro comandanti di battaglione e ai loro ufficiali. Questo corpo è chiamato gli "Arditi".
L'Ardito, durante la sua formazione, riceve uno degli addestramenti più severi che siano mai stati conosciuti. In realtà, egli è l'unico soldato che si allena in condizioni di battaglia reali, come, per esempio, l'assalto a una trincea nemica, ma con un vero e proprio fuoco di sbarramento a solo un centinaio di metri di distanza da loro, e con esplosioni di vere granate, ecc. Anche se non frequentemente, è accaduto che degli Arditi siano rimasti feriti nel corso dell'istruzione ordinaria.
Molti degli ufficiali italiani concordano sul fatto che, con tutto il dovuto onore e rispetto al resto dell'esercito italiano e a tutti gli eserciti alleati, non c'è un corpo di uomini che può essere confrontato con gli Arditi per quanto riguarda primati di brillante talento e audacia".
" Questa immagine è stata realizzata attraverso l'applicazione di rilievi specifici su base piana, alterazione dell'angolazione
e del raggio.
Applicazione cromatica in bianco e nero.
Questo lavoro è stato da me studiato e realizzato con la volontà di donare un effetto ottico tridimensionale e vivo ad un'immagine statica i cui colori erano antichi e da rivisatare.
Il risultato finale è eccellente sia a livello qualitativo che visivo.
Dedicato ad ogni singolo Ardito d'Italia.
Gloria e onore eterni. "
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