appunti sul linguaggio/libri d'estate
Abbiamo tentato di spiegare/spiegarci il Mercato come dato caratterizzante, univoco, del tempo che viviamo, di come ci permea nel suo monologo, del piacere di surfare sul suo flusso ininterrotto.
Poi abbiamo cercato di leggere le modifiche del nostro corpo, in festoso mutarsi grazie alle sue repentine e frequentissime domande. Però manca ancora, secondo noi, qualche riga su ciò che deriva dal primo e avvolge il secondo, prima ancora della sua nascita: il linguaggio.
Saltiamo, per così dire, il livello base . Non ci mettiamo a descrivere come si riduce il numero di parole utilizzate mediamente a causa dei messaggi e di Twitter, ci ritraiamo con sospetto dalle teorie mistiche sull’io multiplo e la Grande Madre Rete che si basano sui giochi di ruolo. Anche perché un po’ ci puzzano di nostalgico, mentre noi stiamo nel Mercato senza lamentazioni.
Di seguito solo alcuni appunti, che poi approfondiremo o alleggeriremo.
Sono frammenti, quindi si possono leggere in maniera non consequenziale, così abbracciando già dal testo il gradevole diktat del Mercato.
siccome è un po' lungo preferiamo rimandarvi al link riportato sotto
on www.veditu.org the english version
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