In ricordo di Catherine - in memory of Catherine
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In ricordo di Catherine - in memory of Catherine
Probabilmente è nel Canto dei cantici che nasce una Donna che attraversa i secoli . Il “Bruna sono, ma bella” inizia un racconto ininterrotto. “I figli di mia madre si sono sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non l'ho custodita”
Ed è madre di molte altre donne. La Melusina, per esempio, ibrido tra una fata dell'acqua e un serpente, felicità o distruzione in un attimo, nel momento in cui si cerca di comprenderne la natura.
Madame Bovary, certamente (forse).
Lady Brett Ashley di Fiesta di Heminguay. La Linda del Compagno di Pavese.
Ed in modo perfetto, e finalmente visivamente al meglio, la Catherine del Jules e Jim di Truffaut (1962).
La donna che rompe il concatenamento nel desiderio di cui parla Deleuze, perchè non è una molteplicità, un evento collettivo. Non si tratta, come dice D. di desiderare un insieme o essere un insieme di cose concatenate.
E' il camminare con una risata, una tristezza, un sorriso, un gesto sul margine tra ciò che si comprende e ciò che si desidera. Non entrambi, l'uno o l'altro. E se si salta giù dal margine si perde tutto.
E' il fermo immagine del volto di Catherine che sospende l'inutile chiacchericcio di Jules e Jim.
Ed oggi? Ci viene in mente la Helen del Professore di desiderio di Roth, che pure è del 77.
Il racconto continuo ha cambiato narratore. Dai due amanti del cantico al racconto maschile sulla donna (ma almeno Flaubert poteva credibilmente dire d'essere M.Bovary) alla descrizione dell'effetto sugli uomini di una donna che progressivamente scompare. Di Linda non sappiamo granchè, solo che Pablo, il protagonista, parte da Torino e va a Roma perchè deluso nei suoi sogni di discesa dal margine verso una vita normale. Ma i suoi stessi sogni, a dire il vero, erano una finzione.
Nel Professore, infine, la storia maschile di un uomo che per certi versi cerca di vivere al margine prende Helen e la successiva moglie, una donna perbene, come le due impossibilità ai lati del crinale.
Certamente ne abbiamo persa di letteratura, magari sbagliamo, ma ci sembra una discendenza interrotta. Perchè? Si che ne abbiamo conosciute di donne così. Ci sono. E forse lo siamo.
Perchè il Mercato ci nasconde?
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