Cenni critici personali
Stralcio di cenni critici:
Cenno verbale dello Scultore Carlo Balljana :
Antonio Santoro, in maniera unica e semplice scolpisce magistralmente .............la luce
Critica del Prof. Paolo Levi
La ricerca plastica di Antonio Santoro, è collegabile con un gusto tipico di una certa Puglia, e siamo a Lecce, così amante del barocco.
Ma è limitativo considerare Santoro solo e esclusivamente come maestro della ricerca plastica in salsa del sud, è limitativo.
Le sue raffigurazioni sono ricollegabili invece all'espressionismo europeo, quello sopratutto della Germania degli anni 20 e 30, pensiamo alla scultrice kate Khoriz e a quel gruppo che si occupava dei contenuti sociali, legati alla realtà di quei drammatici decenni.
Antonio Santoro non opera solo in chiave di critica sociale, pensiamo alle sue opere che rammentano i morti sul lavoro; egli capta e rende sua la iconografia religiosa, sacra e ; se permettete l'espressione, c'è la ricaccia addosso in chiave drammatica e allarmistica.
I suoi spasimi struggenti, la sua angoscia è altamente spirituale, è l'invocazione dell'artista che chiede soccorso durante un lavoro, dove è ben presente il dolore umano.
Antonio Santoro senza volerlo, umilia i contemporanei che non guardano esattamente al valore della vita umana, alla preghiera come grido.
Il cristo che non c'è, è una opera ad incavo, un vuoto da riempire una icona che è traccia ed ombra.
Il materiale di fondo è gelatinoso, è ombra, ma non è Gesù, eppure noi possiamo dire che è Gesù in quanto c'è o vorremmo che ci fosse, perché l'arte molte volte è il desiderio di vedere quello che non c'è.
Quindi Antonio Santoro vive per la propria ricerca plastica, si pone dei quesiti, si da delle risposte, ha una sua forma di semplicità nell'esporre, semplicità del personaggio che ha una sua indubbia aristocrazia di scultore del novecento e ha la forza del messaggio figurativo, di chi crede che la ricerca plastica abbia una funzione narrativa di denuncia e di annuncio poetico.
Operando con l'incavo egli riempie i vuoti ombrosi e ritrasmette luce nei particolari esterni, sempre duellando tra una figuratività espressionista e una figuratività simbolica, ma in entrambi i casi, Antonio Santoro non dimentica il messaggio immanente dove l'estetica si sposa all'etica e l'etica è sempre rivelata dalla spiritualità umana, quando questa c'è; se non c'è, allora vi è un artista come Antonio Santoro che è una sorta di avertisseur, cioè un uomo che con la sua arte avverte e denuncia.
Cenno Critico della Dr.ssa Anna Francesca Biondolillo
Le opere di Antonio Santoro sono ammirevole interpretazione, da cui emerge l'esigenza di una revisione intima che conduce l'osservatore a percorsi di meditate riflessioni. Eccelso l'elaborato,la cui tecnica è particolarmente singolare. Travaglio spirituale ed inventiva danno validità fruitiva e spessore di talento artistico.
Cenno Critico del Dr. Dino Marasà
“La ben raffigurata tecnica di Antonio Santoro produce i suoi frutti sulla materia plasmandola sì da offrire plastiche visioni di una realtà sospesa nel sogno.
Partendo dal blocco di materia egli crea con le suo opere tralasciando volutamente la dovizia del particolare per sviluppare una sintassi atta ad enfatizzare l'aspetto intimistico dei protagonisti. In particolare l'uso di azzeccate metafore gli facilita questo compito, sì da definire con maggior precisione la loro personalità.
Antonio Santoro quindi è un attento osservatore dell'uomo e dell'anima. Sovente si pone degli obbiettivi che raggiunge facilmente continuando così il suo percorso alla ricerca della vera arte.”
Cenno Critico del Dr. Salvatore Russo
Trovo I lavori di Antonio Santoro molto interessanti, In Italia sono pochi coloro i quali attraverso la ricerca e la sintesi riescono bene in ciò che Antonio Santoro fa ottimamente.
“ Amore Platonico “, Quell'amore che non viene vissuto, ma solamente sussurrato. A richiamare il concetto di amore puro nell'opera di Santoro c'è il drappo rosso simbolo della passione più vera. Allo stesso tempo il colore quasi cadaverico delle figure, rappresentate ci indica che questo amore non è stato mai vissuto. Un amore sognato. Un amore che ha invaso la psiche senza mai uscire dal suo labirinto.
Cenno Critico della Dr.ssa Nadine Giove
L'Arte di Antonio Santoro è originale e creativa,tanto da suscitare interrogativi sull'esistenza ontologica dell'essere umano.
Il gioco materico e plastico delle sue sculture,basato sulla dicromia basica colorefreddo-colore caldo, sottolinea la forza primigenia della sua Arte. Le sue figure si contorcono in movimenti al limite del naturale,attraverso cui esprimono la faticosa lotta per la vita. La tecnica scultorea dell'artista pugliese, infatti, non è mai fine a se stessa, ma al contrario il suo desiderio di creare oggetti d'Arte capaci di entrare in contatto con lo spettatore. Il risultato è un opera unica,un'esperienza cognitiva ed estetica totale e profonda.
Antonio Santoro dimostra, in breve, di essere alla spasmodica ricerca di un Arte personale, colma di un'energia vitale, che riesca a sublimare la sua visione del Bello e del Vero all'interno della materia scolpita.
Cenno Critico del Prof. Rocco Labellarte
L'Arte, ci suggerisce, non ha bisogno di proclamazioni, ma si compie in silenzio.
Parole sante, giuste, vere; per questo l'Arte non può mai essere in agonia, anche quando non occupa uno spazio enorme, ma è assetata di luce, si, proprio di luce senza tramonto, in una sintonia di sentimenti e di pensieri.
Quando, poi, tali idee e comportamenti ci sono cantati da un giovane ( ideale, non anagrafico) come Antonio Santoro, con una piccola scultura, il cui personaggio giovanile ci consola e ci rafforza nei nostri convincimenti, la nostra gioia è immensa e gli anni anagrafici non contano più.
Cenno Critico della Prof.a Belgiovine Maria Rosaria
Simboliche figurazioni interessano la complessità delle sue creazioni scultoree, modellate secondo la sua traduzione di un gesto onirico.
La materia viene modellata, con la capacità di estrarre luci, che scivolano con discrezione, fra le superfici intagliate.
Una creatività evocativa dà prova di notevole sensibilità e vigorosa fantasia, con una ricerca attenta alle percezioni intuitive. Antonio Santoro coglie ogni espressione scultorea con libera manipolazione della materia, con vigore e dinamica espressione, che conferma la sensibilità della sua anima.
Cenno Critico della Prof.a Beatrice Triulzi
Antonio Santoro, figura di primissimo piano nell'ambito della scultura moderna nazionale ed internazionale, specie dopo i successi registrati in Europa. La sua sagacia di uomo dal fertile rapporto umano è il valore aggiunto alle già notevoli doti di artista mai soddisfatto e sempre rivolto con tenacia alla ricerca più eclettica e più aderente alla realtà.
Cenno Critico del Rettore Università Ricerca Scentifica “ Roma “ Mario Paone.
Tanta è la forza e la potenza che emanano le opere scultoree di Antonio Santoro, che le stesse sembrano scaturire da una mano Divina. Così in aneliti irresistibili e di profonda fiducia, l'Artista dona al mondo, con le resine, che infondono e diffondono luce, opere di grande valore artistico.
Cenno Critico della D.ssa Pompea Vergaro
L'opera scultorea di Antonio Santoro tocca le corde dell'animo, con forza e delicatezza, nel medesimo istante in cui l'opera è compiuta, in una fusione dinamica. Lo scultore va dritto nell'intima essenza, sfiorando pentagrammi estetici, per narrare il piacevole gioco delle emozioni.
Cenno Critico del Prof. Vincenzo Abati
L'Opera scultorea di Antonio Santoro si distingue per la tecnica innovativa attraverso l'uso di nuovi materiali come le resine. In particolare , la sua ricerca estetica non si ferma solo agli aspetti intellettuali. Procede, quindi, attraverso l'indagine messaggistica e si sostanzia in una comunicazione chiara, stimolante e incisiva, pervenendo così a delle soluzioni che non trovano riscontro, per l'originalità, nel panorama dell'Arte nazionale ed internazionale.
Cenno Critico del Prof. Vinicio Coppola
L'Operato di Antonio Santoro sorprende lo spettatore per la grandiosità dell'opera plasmata spingendolo a riflettere sul latente significato della resa artistica, sulle responsabilità che la vita dona ad ognuno sui sacrifici per giungere lontano o allevare i propri figli in un dove diverso e ambito. L'Autore, staglia i suoi personaggi, le sue idee, le sue denunce, nella scena del presente ricercando nelle luminose resine reconditi sensi. La sua meticolosità segna la contemporaneità, tracciando un binomio imprescindibile in cui il presente ed il passato si intricano con la grazia che solo un grande sa operare.
Cenno Critico della Dott.ssa Carla Grassano
La potenza plastica ed espressiva delle opere di Antonio Santoro raggiunge livelli altissimi di coinvolgimento emotivo e di grande intensità interpretativa. Innovativo, unico, arcaico e insieme modernissimo, questo Artista affascina totalmente, la forza di queste opere ci riporta alla potenza delle pietre del palazzo di Cnosso o alla formidabile plastica eternità delle vestigia di Micene o della Tuscia, si respira in esse la bellezza della ricerca dell'immortale, un anelito all'eterna coniugazione di etica ed estetica. Autore questo in cui mirabilmente bilanciati ritroviamo lògos e psykè.
Cenno Critico della Dott.ssa Francesca Paola Alparone
Scultore magistrale di resine e metalli. Antonio Santoro rende tangibile la luce, le sue opere hanno questo tratto distintivo di veicolare la luce e di esserne immerse. In “Agonia dell'Arte” la luce appare nel suo ultimo afflato e singulto, abbandona la scena, così come l'arte, impersonata da una figura femminile mollemente adagiata nell'ultimo brillio. L'Artista cattura in questo modo l'attimo, appunto, l'ultimo respiro. L'Arte di Antonio Santoro, dunque, è votata alla ricerca plastica di sintesi tra ciò che è il sentire, la dualità dell'essere e l'energia intangibile che avvolge ogni cosa. La luce così magistralmente interpretata ne è un tangibile risultato. Nelle sue figure si respira il suo vissuto personale, s'interpretano ricordi lontani riletti, però, attraverso il vivere in un contesto sociale. Le opere scultoree dell'autore, infatti, non sono mai fine a se stesse, ma raccontano, denunciano, in un rapporto costante dell'artista con il fruitore.
Cenno Critico del Prof. Massimo Giusto
La trasformazione, qualunque trasmutazione durante la quale la materia modifica profondamente la sua forma e la sua composizione, provoca nuove apparenze, nuove sostanze. Antonio Santoro ci presenta alterazioni, forti metafore di questo mondo decadente e di questa umanità impegnata in trasformazioni che determinano soltanto un cambiamento fisico senza alterarne le proprietà specifiche. La società, come la materia, è in un continuo “riarrangiamento” sempre più carente di progettualità definita. Antonio Santoro propone aspetti tecnico-scientifici che esibisce come attributi artistici e simbolici, dove confluiscono inquietudini estetiche in uno spiccato confronto con i principi delineati dalle leggi della fisica e della chimica. L’artista propone un’apertura della ragione, una sintesi orientativa dell’agire umano, lavorando sempre alla luce del principio guida ed ispiratore di quella ricomposizione della materia che è una lettura virtuosa tra il piano di analisi della scienza e il sapere e l’esperienza umana.
Cenno Critico del Prof. Giuseppe Maci
Artista in continuo movimento, sempre pronto alla sperimentazione di nuove forme e materiali, che con la trasparenza ben si legano alla luce che attraversa la scultura, valorizzandola ulteriormente. Nelle sue opere ciò che può sembrare casuale, comune, diventa nelle sue mani opera d'Arte.
Le opere di Antonio Santoro posseggono un valore estetico intrinseco, ma che oltre ad esso ne posseggono uno estetico, frutto di una profonda riflessione sull'esistenza e sulla natura stessa dell'uomo. Tuttavia colpisce non solo la trasparenza, ma anche l'utilizzo di resine amalgamate ad oggetti comuni che assumono una nuova valenza. In alcune sue sculture, poi, è evidente una certa poesia dell'anima che ammalia lo spettatore e lo fa soffermare quasi ipnotizzato davanti alle sue opere. Musica, perizia tecnica, estro creativo, desiderio di stupire; Antonio Santoro colpisce sempre nel segno e comunica le sue emozioni e sensazioni al suo pubblico, per trasportarlo nel suo mondo personale dove anche la luce diventa opera d'Arte.
AGONIA DELL'ARTE
FUSIONE DI RESINE ED ACCIAIO INOX, RESINE ED ACCIAIO, 2009
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