Come sussurra il vento di Antonia Calabrese
Una poetica fatta di emozioni e di analogie, di simbolismi e di metafore espressa con delicatezza è la prerogativa di Antonia Calabrese che pare stia dipingendo un quadro mentre descrive le ambientazioni e racconta in versi le ombre e i personaggi del suo mondo. Il suo linguaggio, le immagini che evoca e suggerisce, le sensazioni che trasmette accarezzano la sensibilità del lettore senza aggressività. Le tematiche che la raccolta affronta sono svariate tanto che si ha quasi l’impressione che l’autrice abbia pubblicato le sue poesie nell’ordine in cui le ha scritte, come di un diario in cui grandi argomenti del sociale si avvicendano alle più intime emozioni e ai ricordi. È una raccolta completa ed eccitante, scritta in uno stile moderno e al tempo stesso immediato e curato, mai prolisso; un’espressività intensa ed elegante. La caratteristica più rimarchevole della poetica di Antonia Calabrese che emerge sia in questa che in altre sue sillogi è proprio lo stile che nel vasto panorama della poesia contemporanea è assolutamente unico e riconoscibile, privo di stereotipi, anticonformista, non adatto, probabilmente, al mercato e al vasto pubblico in quanto difficile, impegnativo e di nicchia, tanto per il lessico quanto per i contenuti. Chi voglia lasciarsi trasportare in un’avventura nuova a ogni poesia e lasciarsi coinvolgere nello struggimento della poetessa, gradirà certamente i suoi versi. Per contro, la raccolta “Come sussurra il vento” potrebbe essere meno adatta a chi cerca solo la musicalità e una lettura più sdolcinata, meno seria e difficile né pregna di contenuti come sono invece il repertorio e i ritmi della Calabrese.
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