30 notti all'alba: asessualità e libertà sessuale in una società ancora troppo discriminante
Il romanzo è finalmente disponibile su Amazon in formato elettronico e cartaceo e può essere ordinato in libreria
Se fino a qualche decennio passato era dibattuta la volontà, o meno, di arrivare vergini al matrimonio, ai tempi in cui si svolge la narrazione di "30 notti all'alba" si dibatte se sia lecito abbracciare l’orientamento asessuale come una scelta di vita: l'asessualità, condizione spontanea e naturale per la protagonista del romanzo, l'atteggiamento di rifiuto istintivo e di rinuncia all’intimità, è etichettata come una devianza anche nel 2040 e ostracizzata dalla società. In un'Italia in cui le distanze sono raccorciate dal progresso tecnologico, il ruolo della donna rimane accessorio rispetto al sistema e l'essere umano, se e in quanto femmina, secondo radicati stereotipi non può sfuggire al suo destino: matrimonio e procreazione. Una scelta di castità, anche nella futuristica Italia che verrà, scatenerebbe persecuzione per ragioni di rilevanza sociale, per esempio, il pesante calo demografico. Il romanzo affronta temi come la libertà sessuale e individuale, in una società ancora troppo legata a stereotipi e convenzioni di genere. Tecla, la protagonista, è dunque una figura emblematica della controrivoluzione sessuale dei giovani del secondo ventennio del duemila, ostinata nel suo rifiuto di sposare il cugino, nonostante la pressione sociale e familiare. Giovane intelligente e attraente, ma di indole pudica, dopo un incidente automobilistico in cui rimane illesa, la giovane soffre di vertigini e di improvvisi episodi di cecità. All'analisi obiettiva risulta del tutto sana. La sua vita diviene all'improvviso insoddisfacente, perché angosciata dall'insistente ossessione del cugino Berto nei suoi confronti e per via della indecifrabile malattia che l'ha colpita e la tiene lontana dal lavoro che ama. Per decisione familiare, dovrebbe sposarlo, cosa che lei rifiuta decisamente sentendosi vittima di una coercizione insostenibile. Costretta a fronteggiare le incomprensioni familiari e lo stalking del pretendente, ad affrontare sedute di psicanalisi inconcludenti e afflitta da suggestioni e visioni oniriche, messaggi della sua coscienza recondita, non sa come uscirne. Forzata ad astenersi dal lavoro di restauratrice che ama molto, è spalleggiata dalla sorellastra Vanessa ma incompresa dal padre che pretende obbedienza. Trattata come un caso patologico, Tecla deve affrontare lo stigma sociale che circonda l'orientamento asessuale. Prese di posizione, contrasti in famiglia, psicanalisi, visioni oniriche, evocazioni suggestive, spaventi notturni, tutto converge nel suo desiderio di vedere finalmente di nuovo spuntare l'alba. Tecla vive giornate ansiose e notti angosciate, e si sveglia completamente al buio. Molti personaggi le si muovono intorno, ciascuno con il proprio carattere delineato in modo particolare. Oltre a Berto, il cugino ossessionato dal suo desiderio-pretesa matrimoniale, ci sono Vincenzo, il padre esigente e severo, Fausta, la madre che ha rinunciato alla sua carriera di soprano per fare la moglie a tempo pieno, Vanessa, la sorellastra complementare alla protagonista, nonna Serina, un po' filosofa, convinta che l'atteggiamento alla castità di Tecla sia una moda, e lo psicanalista Niccolis, che attratto da lei finisce per infrangere l'etica professionale. Ognuno di quelli che la circondano sembra svolgere un ruolo avverso, o perché non riesce o perché non si sforza di capirla. Qualche spazio di respiro in più sembrano offrirlo i parenti di Firenze, che però ignorano la faccenda. La persecuzione di Berto è serrata e coinvolge tutti parenti. Tecla però è determinata a fare le proprie scelte in autonomia e a non cedere alle pressioni esterne. Libertà personale e autoaffermazione non sono un problema per Vanessa, sebbene lei stessa viva una situazione difficile e la sua relazione con Pippo si stia incrinando. Tuttavia, mentre Tecla non si sottomette alle aspettative della società, lei, la carismatica sorellastra, sa come far valere le proprie opinioni e seguire le sue scelte di vita senza creare attriti. Un esempio da seguire di come le donne possano trovare la via di affermare la loro individualità in un mondo che tende a omologarle? Magari no. In conclusione, il tema dell'orientamento asessuale è un importante argomento di discussione che va affrontato in un modo più aperto e tollerante. Il romanzo racconta una storia che esplora in modo originale la tematica, mostrando come una donna possa e debba trovare la forza di ribellarsi, se necessario, alle aspettative della società per affermare la propria autonomia e mantenere alta l'autostima. La storia narrata in "30 notti all'alba" è toccante e avvincente, con una trama intricata e una serie di situazioni che mettono a dura prova la protagonista. Tecla e Berto si trovano davanti alla scelta di vivere insieme oppure separarsi, ma l’esito finale è tutto da scoprire: una sola notte ancora, poi tutto, a partire dall'incontro con la "voce" della giovane band siciliana, inaspettatamente si compie, e il dramma si decide in modo imprevisto. Il finale imprevedibile è solo uno dei motivi per cui vale la pena di leggere il romanzo: “30 notti all’alba” è una storia che parla di libertà individuale e di uguaglianza di genere e ispira a riflettere sui temi della sessualità e della procreazione. L’opera offre un ritratto psicologico intricato e ben costruito, con una narrazione che si sviluppa attraverso una serie di flash back e il cui svolgimento è basato sull’emozione e sull’introspezione.
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