Inganno
Anna, percepisce attraverso il suo naturale istinto, realtà che appartengono ad una visione onirica delle cose che più di altre esaltano l’essenza e la sensibilità del proprio vissuto.
Ciò determina una sorta di conflitto tra la volontà di vedere tutto attraverso la memoria e, la facoltà di dipingere attraverso l’immaginazione.
All’osservatore poco avvertito tutto questo può apparire forviante.
In verità le tele di Badagliacca nell’assoluta impostazione squisitamente tonale,
danno la misura esatta, della presenza di una pittura che riesce a valicare i confini fisici della superficie non soltanto, ma anche l’indicazione di una particolare padronanza dei propri mezzi espressivi.
Il linguaggio pittorico denota tendenze che affondano le proprie radici della cultura romantica,
conducendo anche nell’uso del gesto e del colore la dimensione emotiva dell’atto pittorico.
Tuttavia, l’opera di Anna di particolare qualità, approda in un mondo sognato dove la contenuta identità contrasta – ineluttabilmente – con l’assetto di una realtà altra. Prof. Ninni Sacco
. Ninni Sacco [Prof.]
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