Rabbia

Acrilico, Cotone, 2016

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“RABBIA”, 50X70, Tecnica mista su tela, 2015
La violenza manifestata nella produzione dell’opera lascia intendere lo stupro subìto dalla società. Il gesto è in questo caso il quadro stesso; colpi di pennello violenti costruiscono grandi falli rossi, macchiati di nero significante di una violenza collettiva, gocce di sangue scivolano lentamente verso il basso. Fatto proprio l’assioma che qualsiasi gesto può definire e costruire lo spazio, l’artista rompe con un martello la tela ancora imballata, picchiandola ripetutamente con un pennello da imbianchino la imbratta violentandola. Il buco nella tela vuole rappresentare l’organo femminile, come femminile è la tela stessa che l’artista definiva ancora vergine ed immortalata, ancora confezionata; ora è martoriata con rabbia, sanguinolenta, livida.
Per rendere ancora di più l’idea di violenza, l’autore infila nello spazio creatosi una catena. Insoddisfatto del risultato, per completare il dipinto taglia la plastica di imballaggio, un taglio netto che dona al destinatario la tridimensionalità. L’opera è di per sé è il gesto, non il risultato; rabbia e ira permettono di percepire sensazioni di paura e inquietudine al fruitore. La gestualità è tipica dell’arte informale anche se si potrebbe classificare questo quadro in quel filone di arte contemporanea definita dagli artisti stessi come “arte distruttiva”. Tutto strappato, rotto, marcio, sciolto; deformare, allontanarsi dalla forma originale, significa voler anche dare una nuova dimensione, in questo caso artistica e metaforica e ridestare un nuovo significato metaforico a risultati che siamo abituati a vedere in un certo modo. È la vita che si accorge di quello che la società ci offre; si manifesta nell’arte generando e costringendoci ad avvertire emozioni e sensazioni di cui probabilmente non siamo del tutto consapevoli. “Rabbia” è una manifestazione di veemenza impetuosa nei confronti di come l’essere umano si lascia maltrattare da questa società egoistica e presuntuosa, dove regnano dominando la paura insieme all’odio senza ragioni chiare consce e lucide. altre opere su www.locatiandrea.com
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