Consegna della scultura di Andrea da Montefeltro " La Chiave delle Puiu" premio alla carriera per le due concertiste " I Diamanti d' Europa" in arte Laura e Beatrice Puiu.
“I Diamanti d’Europa” – come sono definite Laura e Beatrice Puiu dalla critica di settore - hanno fatto il pieno, il 9 agosto, al teatro “P.Cavallini”. Ma soprattutto, queste artiste di provenienza rumena ma “cittadine onorarie” di Sestino, hanno realizzato l’evento culturale internazionale della estate sestinate.
Un concerto, come al solito, incentrato sulla loro caratteristica, e cioè “quattro mani, una sola tastiera”, dove alla capacità artistica si unisce una impareggiabile capacità tecnica e un volare di mani, un correr di tasti, uno scivolare quasi silenzioso-. carezze di note – sulla tastiera dell’importante “macchina del suono”, che è il pianoforte della ”Passadori” di Brescia –Verona. Ed è da sottolineare che ogni anno per il concerto sestinate, vengono fatti arrivare dalla sede bresciana appositamente i pianoforti per Sestino. Una tastiera: ma ora Laura e Beatrice – due nomi indicativi dell’ispirazione alla cultura italiana – si esibiscono in contemporanea anche su due pianoforti, scrivono “pezzi”, creano “arrangiamenti”, perchè di musica per “quattro mani” ce n’è veramente poca.
Per tutto questo non manca mai il patrocinio, anche per Sestino, della Regione Veneto, della Provincia di Verona, di SferMusic, l’Associazione Culturale Internazionale di Musica e Arte creata dalle artiste nel Comune di Sommacampagna. L’appuntamento di Sestino, organizzato da un gruppo di amanti della “grande musica”, con Marco Masagli e Magi Augusta a capo, ha avuto il sostegno del Comune di Sestino, della Provincia di Arezzo e della Pro Loco.
Il programma ha spaziato dal classico, al moderno, alla cultura etnica dei quattro continenti. Tra gli autori: Philip Glass, Clare Fischer, George Gershwin, Astor Piazzolla, Paquito D’Rivera, Pixinguinha-Joao De Barro, Harold Arlen. Leonard Bernstein, con una straordinaria reinterpretazione di “West Side Story”. E una prima opera di Beatrice Puiu:”La Macchia”, brano commissionato da Verona per la commemorazione dei 100 anni della prima guerra mondiale. E faceva davvero uno strano, struggente effetto, quella musica creata anche con effetti impensati al pianoforte, contro tutte le guerre, la morte, le paure in un teatro come il “Cavallini”, bivacco, anni dopo, della “Tagliamento” con Giorgio Albertazzi.
L’appuntamento ha avuto anche alcuni momenti particolari: infatti si voleva celebrare i 30 anni di attività delle concertiste e l’appuntamento è stato l’occasione anche per un incontro “tra artisti”: lo scultore Andrea da Montefeltro ha realizzato un’opera in pietra, che è stata data alle due artiste, dopo il saluto del sindaco di Sestino Marco Renzi e dello stesso artista, che ha spiegato il senso dell’opera.
Andrea da Montefeltro è giovane scultore che ha rapporti costanti con Sestino, un paese” dove la “pietra” segna i suoi monumenti antichi e più recenti. E la “pietra” locale lavorata da Andrea ha la finezza dell’arte classica e la complessità dei “simboli”, dei “valori”: arte non come estetica ma come strumento di trasmissione di valori.
Qui musica e “scalpello” si incrociano: l’attesa della musica è silenzio, un’aura di leggerezza simboleggiata da due farfalle, su un mare “ di attesa” . Nelle”note” nascono poi e vivono una grazie terrena e una grazia ”invisibile”.
Un appuntamento, questo del 9 agosto, che riprende e concretizza il desiderio di una comunità che vuole tornare ad essere protagonista nella vera cultura dell’uomo.
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