Articolo Inaugurazione Mostra Cielo e Terra
AREZZO NOTIZIE
Redazione Arezzo Notizie
Nella sala “Anteia Procula” dell’Antiquarium Nazionale di Sestino, si è svolta la inaugurazione del Centenario della erezione della Croce sul Sasso di Simone, nell’ambito anche dell’Anno costantiniano e dell’ Anno della fede.Il momento è stato caratterizzato da una concreta partecipazione interregionale, con – accanto a Sestino e alla Provincia di Arezzo – i comuni di Carpegna e di Pennabilli, in rappresentanza anche del Parco interregionale del Simone-Simoncello-Carpegna.
L’assessore Rita Mezzetti Panozzi, per la Provincia aretina, ha sottolineato come l’iniziativa si collochi con tempismo nel progetto di vallata sui piccoli musei, incentrato sulla Valtiberina e finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Progetto – ha proseguito l’assessore – che ben si inserisce anche nella valorizzazione di situazioni locali, e in quella tipicità che è costituita, nella zona di Sestino, oltre che dall’arte, da una ricca presenza di allevamenti di Chianina, che hanno un’ alta concentrazione nell’alpeggio al Sasso di Simone. Continuando, ha sottolineato che il momento di crisi, se ha fatto diminuire il turismo interno, ha registrato un aumento di quello estero e che questo ha bisogno di un “brend” toscano che superi tutti i campanilismi.
Particolarmente importante- nell’incontro – è risuonato il richiamo, soprattutto da parte del sindaco di Pennabilli, LorenzoValenti, per la costituzione di un Parco interregionale tra Toscana, Marche ed Emilia-Romagna, che enuclei tutta l’area dei Sassi di Simone e del Simoncello, comprendendovi anche la Riserva Provinciale gestita dalla Provincia di Arezzo.
Investire in cultura e nei beni culturali, oggi, è una strategia essenziale.
La giornata, comunque – cui ha partecipato anche il presidente dell’Unione dei Comuni montani, Marcello Minozzi, ha avuto due momenti particolarmente significativi nella inaugurazione della mostra di sculture di Andrea da Montefeltro. Suggestiva la ubicazione, nella antica cripta della Pieve di S.Pancrazio. Le pietre, le volte, la colonna centrale romana che sorregge l’intero edificio ecclesiale nella parte presbiteriale, accoglie come uno scrigno le trenta opere in pietra serena, che trasudano abilità manuale per come è perforata la materia ma soprattutto sono un caleidoscopio di “visioni e teofanie”, cioè condensati di culture antiche, di religiosità e di religioni, dove bibbia e vangelo presentano letture mai scontate ma filologicamente e teologicamente profonde. Una mostra da “studiare” più che da vedere, si potrebbe dire.
Il secondo evento è stato costituito dalla inaugurazione della Mostra fotografica “Il centenario della Croce del Sasso di Simone-100 anni di immagini”. Il curatore, Giancarlo Renzi, nell’inquadrare l’evento ha collegato gli elementi della archeologia sestinate con le vicende costantiniane del 313 d.C. e con una grande figura di arciprete di Sestino, quale quella di don Damiano Olivoni, anima dell’iniziativa nel 1913, accanto a quella di alcuni scalpellini, come le famiglie Marini. Ma la “Festa al Sasso” –ha concluso – che avrà la sua giornata centrale l’11 agosto, è “memoria” da continuare oggettivamente come elemento delle radici di una comunità, per non vivere da “immigrati” nel proprio paese, e deve essere lo spunto per progettare il futuro. Insomma l’utopia di Cosimo I, che volle una Città sul Sasso di Simone, è ancora una utopia da rileggere e aggiornare ma da non abbandonare, riprendendo a discutere insieme, tra comuni, provincie e regioni, di progetti di sviluppo ormai piuttosto sviscerati.
Ma ciò, come ha detto anche il sindaco di Sestino Elbo Donati sarà materia dei prossimi incontri in programma per il Centenario.
Giancarlo Renzi
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