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Scritto il 02/04/2010
critica ricevuta da Achille Bonito Oliva 5 marzo 2010.
Affascinante quest'opera,sembrano mani studiate su schemi di Albrecht Durer,come quelle che lui nominò "Betende Hande".
Queste tuttavia si distaccano da studi accademici.
Perdono forza ma acquistano notevole umanità.
Mani provate,distrutte ma piene d'amore e dignità.
L'opera dimostra che anche dietro l'oscuro è presente la realtà dietro al materiale che è accumulato tra le mani,si intravedono le sinuose forme del corpo umano.
Soltanto il mignolo che compone la centralità della composizione mi lascia perplesso.
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