Questa particolare tecnica è stata sviluppata dal maestro durante il periodo che va dagli anni '60 agli anni '80 del secolo scorso, raggiungendo effetti di luce e trasparenze notevoli per efficacia e suggestività. Nelle nature morte e nelle composizioni fantastiche gli oggetti, le figure, gli ambienti sembrano dialogare tra loro e con l'osservatore, in scene mutevoli e complesse, che hanno sapori e significanze che si riconnettono alle antiche voci del mito. La luce, infatti, non agisce solo sulle cose rapprsentate, ma pare provenire da tempi remoti a dar vita e moto e sostanza fantastica a scene che vanno ben al di là del loro contenuto reale, assumendo tutta la vitalità, primigenia e incorrotta, della potenza misteriosa dei simboli.