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autore Miriam Cristaldi
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Un Dolmen al Cassini umanità della pietra
è stata posta nell' atrio del Liceo Scientifico Cassini in via Galata, in occasione degli 80 anni della fondazione dell' istituto, "Dolmen", scultura di Alfonso Gialdini. Una voluminosa massa petrigna, scavata per dare senso a un corpo femminile ove la parte superiore si incunea in un altro massiccio blocco di pietra basaltica, altrettanto leggermente incavato per strutturare una possibile figura maschile. Di fatto, attraverso un ripiegamento della materia, l componente maschile risulta reclinata sull' altra come se - nell' attivazione di un segreto contatto - tentasse di visualizzare un delicato senso di protezione verso la propria "metà" veicolando, al contempo, una vitalistica rete di sentimenti atti a simboleggiare un' intima, magica, fusione tra i due blocchi. Ne nasce una scultura possente: un modellato liscio per cui la luce scivola sulle masse esaltandole nella loro funzione volumetrica. "Dolmen" evoca gli antichi, granitici macigni, rivolti al cielo per ricordare un' umanità primitiva in cerca del divino.
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Un Dolmen al Cassini umanità della pietra
è stata posta nell' atrio del Liceo Scientifico Cassini in via Galata, in occasione degli 80 anni della fondazione dell' istituto, "Dolmen", scultura di Alfonso Gialdini. Una voluminosa massa petrigna, scavata per dare senso a un corpo femminile ove la parte superiore si incunea in un altro massiccio blocco di pietra basaltica, altrettanto leggermente incavato per strutturare una possibile figura maschile. Di fatto, attraverso un ripiegamento della materia, l componente maschile risulta reclinata sull' altra come se - nell' attivazione di un segreto contatto - tentasse di visualizzare un delicato senso di protezione verso la propria "metà" veicolando, al contempo, una vitalistica rete di sentimenti atti a simboleggiare un' intima, magica, fusione tra i due blocchi. Ne nasce una scultura possente: un modellato liscio per cui la luce scivola sulle masse esaltandole nella loro funzione volumetrica. "Dolmen" evoca gli antichi, granitici macigni, rivolti al cielo per ricordare un' umanità primitiva in cerca del divino.
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Liceo Cassini, 80 anni festa con gli ex alunni
Parole e sentimenti per l' ottantesimo compleanno del Liceo Scientifico Cassini. Una festa celebrata e condivisa da alunni ed ex alunni (fra tutti l' attuale dirigente scolastico Angelini e l' assessore Giorgio Guerello), presente Manuel Baraldi, discendente dell' astronomo nativo di Perinaldo. Occasione di riflessione sui valori di lunga durata della riforma Gentile (il liceo, madre di tutti i licei scientifici di Genova, nacque in virtù di quella riforma che voleva venire incontro alle esigenze del mondo moderno), una scuola che si conferma base di memoria e tradizioni, saperi forti e consolidati sempre molto richiesti dalla famiglie. Per l' occasione lo scultore Alfonso Gialdini ha donato una sua scultura, che troverà sede all' ingresso della scuola. Giovanni Domenico Cassini, scienziato e astronomo di corte scopritore degli anelli di Saturno, è stato il vero protagonista: a lui sono dedicate 4 litografie eseguite da Massimo Lovati esposte nell' atrio dell' istituto. Di Lovati anche le foto in bianco e nero, testimonianze della rassegna «C.I.F.R.A.», "settimana che il nostro liceo dedica tra primo e secondo quadrimestre - ha sottolineato il vicepreside Costa - per approfondire argomenti extrascolastici, fare recupero o simulazioni d' esame".
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Sopravvissuti ai lager l' omaggio di Gialdini
Un corpo in tensione, una materia petrigna compressa, una forma arcuata che tenta faticosamente di uscire dalla terra, uno sfuggire al sonno eterno. E' la scultura di Alfonso Gialdini dedicata ai sopravvissuti dei lager. Un' opera, questa, nata da un progetto del '98 richiesta dalla comunità ebraica di Genova, realizzata in un secondo tempo, e attualmente collocata presso l' Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell' Età contemporanea (via del Seminario 16).Ciò che appare alla visione è infatti una voluminosa massa corporea che tenta di sfuggire alla prensione del piano-baseorizzontale, come se si ritraesse da un' insidiosissima morsa mortale. Si evidenzia così la compatta solidità di un unico blocco compositivo che rappresenta un uomo curvato, ripreso di «schiena». Opera trattata con minimi particolari fisionomici affinché ognuno li possa immaginare secondo una personale visione. In tal modo aumenta l' attenzione dello spettatore implicato nel farsi del lavoro. E questa massa in tensione, tutta impegnata a sottrarsi al richiamo mortale della terra, si erge nello spazio a simbolo di un' umanità che resiste e vuole sottrarsi alla violenza e ai soprusi imposti dall' alto.
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Artioli, la natura con il filtro Gialdini, tuffatrice d' acciaio
"Scuola e sport: un rapporto possibile". E' il titolo del convegno organizzato oggi dal liceo scientifico e classico statale Martin Luther King e che si svolgerà al Teatro della Gioventù di via Cesarea. Titolo impegnativo, visto che in tante occasioni l' insegnamento scolastico e l' attività sportiva non hanno dato l' impressione di essere propriamente in sintonia. Ma quali le cause e, soprattutto, come fare per migliorare questo rapporto? Se ne parlerà appunto nel convegno che si svolge con il patrocinio della facoltà di scienze della formazione dell' ateneo genovese e che si articolerà in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. Particolarmente ricco l' elenco dei relatori curato dal comitato organizzatore (Alessandro Basevi, Emilio Barlocco, Alessandro Morgante, Giuseppe Nifosì, Paola Zannini). Il via alle 9,40 con la presentazione degli indirizzi "scienze motorie" e "arti, sport e musica" del liceo King a cura del dirigente scolastico dell' istituto Renato Delle Piane. Alle 10 sarà la volta del "progetto King" per poi entrare direttamente nell' argomento richiamato dal titolo del convegno con la relazione "Sperimentazione sportiva e scuola dell' autonomia: quali prospettive?". Prima della conclusione dei lavori della mattina del vice presidente della Regione Massimiliano Costa ci sarà una tavola rotonda su "sport e scuola un rapporto possibile». La ripresa nel pomeriggio, con i gruppi di lavoro su "scuole con sperimentazione sportiva a confronto" e "lo sport e l' educazione", prima delle relazioni finali dei coordinatori dei gruppi.
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Mogni, ritratti sfocati volti non identificabili
Visi luminosi dipinti, appena percepibili nei lineamenti, appaiono alla visione come enigmatiche e inquietanti presenze che si sottraggono alla codifica: i tratti distintivi denunciano evidenti sfocature. Questi volti abitano infatti un campo magnetico attraversato da bande verticali, orizzontale e oblique che strutturano la superficie pittorica in»disturbi visivi» simili a quelli delle immagini video. Prende allora corpo una pittura nata dal confronto con decostruiti reperti fotografici (tratti dai media) capaci di spostare il senso da uno stato d' instantaneità a quello strutturale di «pittura sulla pittura», fornendo icone di luce che si dissolvono nell' assolutezza della loro quintessenza. Ne è l' autore il giovane artista genovese Marcello Mogni, vincitore del premio SaturaAnlaids 2001 con un compenso di 5 milioni ed una personale al Centro Culturale Satura (Piazza Stella 1, fino al 15 gennaio). In questo contesto sono inoltre esposti gli elaborati degli artisti selezionati per la nazionale Rassegna d' Arte «Saturarte 2001». Si evidenziano tra gli altri i lavori di Franco Carrozzini, Andrea De Pascale, Alfonso Gialdini, Sandro Pastorino, Mario Pepe. (miriam cristaldi)
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Scuola e sport, intesa possibile prove di dialogo nel teatro
Inaugura oggi alla Galleria Laurin di Santa Margherita (lungomare Marconi 2, ore 18-21) "Mare aperto, blu, rosso, forse sogno", personale del fotografo milanese Luca Artioli. Una teoria di paesaggi marini liguri enfatizzati dall' uso di filtro - vetro di Murano - rosso e blu, dalla luce naturale, cercata e rifratta: ne conseguono scorci di inusuale profondità - nell' esposizione in blu - e di struggente corposità - l' utilizzo del rosso - che richiamano evidentemente le frequentazioni poetiche, e non solo fotografiche, dell' autore. Le fotografie, tutte in vendita in edizione limitata 1/3, sono state scattate in analogico senza interventi o manipolazioni con Photoshop. Luca Artioli è nato a Milano nel 1963. Fotografo e poeta, collabora attivamente con Mondadori con cui ha pubblicato numerosi libri. Suoi lavori sono visibili sul suo sito www. naturafotografica. it Disponibili in galleria i libri dell' artista, Edizioni Mondadori Electa. Sino al 31 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. A Celle Ligure si conclude oggi il gemellaggio tra la cittadina e l' omonima tedesca, appunto Celle, per il quale ieri è stata inaugurata la scultura di Alfonso Gialdini "Tuffatrice", una silhouette svettante, che si spinge verso l' alto per poi piegarsi a squadra con la punta inclinata verso il basso: un blocco in cemento, acciaio e pietra composto da due gambe femminili - con muscoli in tensione e perfettamente unite secondo le regole del tuffo - che proseguono nella solidità di un corpo il quale, verso l' altezza della vita, si piega in avanti per tendersi nel vuoto e spiccare il salto, tanto da richiamare lontanamente, alla percezione visiva, il profilo aerodinamico di un agile delfino.
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· > 2002
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Archeologia industriale sculture 'inconsapevoli'
Forme in legno, figure nello spazio, sagome immaginarie. Hanno un tempo e una funzione che li connota come rari modelli in legno per fusione di parti meccaniche. Più precisamente appartengono a quell' area dell' archeologia industriale dove l' oggetto, esaurito il compito originario, assume connotazioni di reperto, di memoria storica. Si è così venuta a creare una preziosa collezione di sculture meccaniche perfettamente. Domani alle 16,30, nella sala dei Chierici, della Berio, verrà inaugurata la mostra «Interferenze» curata da Alfonso Gialdini, in duplice veste di scultore e ingegnere (insegnante all' istituto Giorgi). Aderiscono alla mostra l' Istituto Materie e Forme Inconsapevoli col Museo Attivo Claudio Costa e gli istituti tecnici Giorgi, Meucci, Odero, gli artistici Klee e Barabino e lo scientifico Cassini. Nell' ambito di «Interferenze» si terrà una conferenza con relazioni di Franco Sborgi, Gino Di Paolo, Mario Caprini. Un seminario concluderà l' operazione con interventi di Giovanna Rosso Del Brenna, Giovanni Foresti, Wilma Bonezzi, Donatella Beatini. Introdurrà la discussione lo psicanalista Luca Trabucco, autore tra l' altro di un saggio su Edvard Munch. (miriam cristaldi)
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Il cavallo di Gialdini civiltà delle macchine
Sotto indicazione del preside, prof. Massimo Angelini, è stato collocato nell' atrio della scuola professionale A. Meucci un grande tornio da metallo della prima metà del secolo scorso, splendido pezzo di archeologia industriale. Le sue lunghe nere cinghie di trasmissione - montate su di un unico albero con pulegge e comandate dal motore - avevano il compito di far funzionare un trapano a colonna per costruire viti, bulloni e, in genere, pezzi meccanici a forma cilindrica. Il tornio sembra acquisire, nell' ampio e nudo spazio della scuola, un' aura sacrale quasi che le sue forme - immaginate in movimento secondo l' originaria funzione - possano evocare fantastici dinosauri della preistoria. Proprio accanto l' antico tornio è stata inaugurata la grande scultura in pietra nera di Alfonso Gialdini, «Gondrano», proponendosi come ombrosa testa equina (mobile su di un perno) da cui fuoriescono paradigmatici frammenti tecnologici. Un consanguineo abbraccio tra natura e cultura dove energia indomita si contamina col tecnicismo di una civiltà macchinistica ormai in estinzione. (miriam cristaldi)
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