LIVING ESSENCE PROJECT

l mio intento, attraverso la realizzazione di questo mio nuovo progetto fotografico e creativo – frutto di un approfondimento culturale e di studio di alcuni miei autori preferiti quali Tapiès, Burri, Miralles, Kiefer, dai quali ho ripreso taluni elementi tecnici e pittorici - è quello di valorizzare gli elementi naturali attraverso l’espressione e la manifestazione della mia arte – divenuta, insieme, strumento e corpo -, con particolare attenzione alla fusione dello spazio nella materia circostante, e viceversa.

In questo percorso ho indossato, simbolicamente, il manto della creazione – un lembo di tessuto, voluminoso e corposo, avvolgente la mia nudità - che conduce sino alla visualizzazione della prima opera materica: “Solstizio” (120x150, Tecnica mista su tessuto con rinforzi in legno).

Con tale progetto ho voluto rappresentare, su pellicola fotografica, le interazioni tra “il giardino originario” – la genesi creativa originaria, l’ Eden primordiale - ed il corpo – l’uomo, la sua nudità e la sua espressività – che, insieme, danno vita a suggestioni polimateriche, raccontando, attraverso nuances cromatiche - quasi monocrome e distanti dalla canonicità accademica - la vita, le sensazioni, le emozioni espanse oltre i confini limitanti entro cui, spesso, restano imbrigliate.

Attraverso la mia corporeità - la mia gestualità, la mia teatralità - ho voluto narrare di espressioni e di manifestazioni peculiari della natura che – ciascuna con riferimenti precisi e similitudini vicendevoli – hanno condotto alle relative opere pittorico/ materiche: ed ecco, dunque, che la rappresentazione fotografica del gesto e del corpo suggeriscono il substrato, l’essenza dell’opera stessa, immortalata dalla fotografia.