Nel nido della rinascita

Olio, Tela, 2019

Ogni cinquecento anni la Fenice, uccello mitologico dalle sembianze
di un rapace dal piumaggio colorato, muore e rinasce. Quando si avvicina
il momento della morte si ritira in un luogo appartato per costruire un nido
a forma di uovo, usando legni di piante come mirra e cannella.
Nel nido si adagia e lascia che i raggi del sole lo incendino, consumandosi
tra le fiamme. Dal cumulo di cenere emerge un uovo dal quale nel giro di
tre giorni nasce la nuova Fenice.

“Nel nido della rinascita” è una metafora della metamorfosi della vita.
Nell'evocazione dell'uovo della Fenice, della quale resta l'ultima
piuma infuocata, il guscio racchiude il mare giallo-arancio di un nuovo
mondo, un paesaggio nel paesaggio della tela.
Il nido, che a sua volta lo contiene, rappresenta la continuità col passato,
il ricordo delle origini, ma anche il presente come se fosse una porta
d'accesso spazio-temporale dal passato al futuro. Ogni cambiamento è un
passaggio, una morte e una rinascita che avviene nel presente.
Nel nido, luogo segreto, intimo, dove si intrecciano infinite possibilità,
l'uovo gioca un ruolo fondamentale per la rinascita, perchè simbolo di
fecondità di vita materiale e spirituale.
Tutto ciò avviene in un luogo senza tempo, dove coesistono terra, aria, fuoco
e acqua, tutti gli elementi necessari alla vita e alla sua infinita metamorfosi.

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